Sardine, acciughe, sugarello, polpo e razza di sabbia, pesce sciabola, muggine e palamita. Sono questi i protagonisti del concorso di cucina “Pesce povero…ma bello!” che ha coinvolto 11 istituti alberghieri toscani con l’obiettivo di valorizzare specie provenienti dal mare toscano ma poco conosciute ed utilizzate.
Operazione culturale per i futuri cuochi – «Non si tratta di pesce povero – ha detto l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – perché in realtà e’ ricchissimo di sostanze fondamentali per il nostro benessere. Preferisco definirlo ‘dimenticato’ perché e’ stato per tanto tempo protagonista delle tavole e delle ricette tradizionali e poi scordato per dare spazio ad altre specie che non provengono dai nostri mari e che quindi hanno un impatto ambientale molto più pesante. Con questa consapevolezza ci siamo rivolti ai futuri cuochi che potranno diffondere nuovamente l’utilizzo di queste specie. Abbiamo coinvolto cosi’ gli istituti alberghieri toscani in questo progetto che va oltre la semplice valorizzazione di un prodotto, ma si configura come una vera e propria operazione culturale visto che abbiamo lavorato sulla formazione dei nuovi ‘ambasciatori’ della cucina toscana, che ringrazio tutti».