“È mia ferma intenzione cogliere l’occasione del varo della nuova PCP e dello strumento finanziario a supporto del settore, per fissare una strategia nazionale di rilancio della pesca italiana puntando tanto sulla conservazione delle risorse, quanto sul rafforzamento delle imprese e sulla tutela del lavoro. Quella raggiunta oggi è una buona riforma, che presenta ancora alcune criticità, ma che, anche grazie all’azione dell’Italia, tiene molto più in conto le specificità della pesca nel Mar Mediterraneo rispetto al passato. Al riguardo, voglio solo ricordare il riconoscimento formale assicurato al nostro fermo biologico, la revisione del calendario per l’entrata in vigore del divieto di sbarco di tutte le catture, con un margine di tolleranza necessario al fine di consentire alle imprese un adeguato periodo di adattamento. Di rilievo sono anche le opportunità previste in materia di etichettatura dei prodotti per una più rigorosa e completa informazione dei consumatori”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha così commentato l’intesa finale raggiunta in mattinata tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea sulla riforma della Politica comune della pesca (PCP). L’intesa sarà formalizzata nei prossimi mesi ed il nuovo assetto normativo entrerà in vigore il 1 gennaio 2014. “L’applicazione della nuova politica comune richiederà un impegnativo lavoro per l’Amministrazione, che sarà svolto in stretta collaborazione con gli esperti scientifici e con tutte le organizzazioni interessate al settore della pesca”.
Pesca, De Girolamo: riforma Ue tiene conto delle posizioni dell’Italia, ora al lavoro per il rilancio
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