“L’agricoltura registra un incremento congiunturale e tendenziale del valore aggiunto nel primo trimestre del 2013, cresciuto dello 0,1% rispetto al primo trimestre del 2012. Si conferma la tendenza contro-ciclicica del settore primario, rispetto agli altri, che marcano contrazioni anche rilevanti del valore aggiunto (circa -3% per l’industria ed il commercio e circa -7% per le costruzioni)”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati Istat sul Pil nel primo trimestre dell’anno. “Siamo davanti ad una positiva inversione di tendenza – osserva Confagricoltura -. Tuttavia si devono evitare eccessivi entusiasmi, dal momento che il livello del valore aggiunto trimestrale (circa 6,8 miliardi di euro) è inferiore a quello registrato dal 2008 al 2011”. “Il nostro Centro Studi – precisa Confagricoltura – per il 2013 stima una flessione dello 0,5% del valore aggiunto di settore, anche per l’inclemente andamento climatico. C’è poi da recuperare un forte e perdurante calo della ricchezza prodotta in agricoltura che ha fatto contrarre il valore aggiunto, dal 2004 ad oggi, di oltre il 10% per oltre 3 miliardi di euro”. Confagricoltura chiede “adeguate politiche per investire in un settore che contribuisce, in maniera determinante, alla crescita ed all’occupazione del Paese”.
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