Nel 2011 le aziende agricole italiane sono circa 1,6 milioni, occupano 969 mila unità di lavoro, realizzando una produzione di 41,6 miliardi di euro e un valore aggiunto di 23,3 miliardi di euro (entrambi valutati ai prezzi base). E’ quanto emerge da un Report dell’Istat che rileva come rispetto al 2010 si registra un aumento della produzione del 7,8%, del valore aggiunto del 7,9% e dell’occupazione del 2,2%.
Il motore dell’agricoltura – Il sistema delle aziende agricole è caratterizzato da una forte presenza di unità di piccola dimensione: l’84% delle aziende impiega meno di un’unità di lavoro, il 97,3% è costituito da aziende individuali ed è a conduzione diretta. L’11% delle aziende agricole produce esclusivamente per l’autoconsumo. Le unità produttive multifunzionali, pur rappresentando una quota pari al 12,7% del totale, mostrano incidenze significative in termini di occupazione (22,7% delle ula ), valore della produzione (27,8%) e valore aggiunto (27,7%). Le aziende con un fatturato superiore a 100.000 euro (4,9% del totale delle aziende) assorbono il 24,6% dell’occupazione e realizzano il 55,9% del valore aggiunto. Nel 2011 le aziende agricole italiane hanno realizzato in media circa 25,6 mila euro di prodotto (di cui il 93,9% commercializzato). Il risultato lordo di gestione e’ di circa 13,6 mila euro per impresa.
I numeri – I ricavi dell’attività agricola sono determinati principalmente dalla vendita di prodotti vegetali (69,2%), prodotti zootecnici (16,8%) e animali per la macellazione (12,3%). La retribuzione per giornata di lavoro dipendente e’ pari a 65 euro per quello a tempo determinato e a 101 euro per quello a tempo indeterminato. L’incidenza del lavoro a tempo determinato e’ pari al 79,6% in termini di giornate e al 71,4% in termini di costo del lavoro. Il 59,1% della produzione e il 45,5% del valore aggiunto sono realizzati nel Nord del Paese, dove e’ presente il 24,6% delle aziende agricole nazionali.