Nel pieno di una crisi economica che sta mettendo in grave difficoltà il settore agroalimentare, – dichiara in una nota l’associazione Eurocoltivatori, organizzazione promossa dalla Confeuro – è impensabile credere sia opportuno chiudere nel mondo agricolo spazi di pluralismo e di democrazia per riproporre dinamiche vecchie, fallimentari ed escludenti che non hanno nulla a che vedere con gli interessi degli operatori del primario. Un esempio piuttosto chiaro di questi nuovi tentativi è avvenuto recentemente nella Regione Veneto. In questa occasione, in violazione degli articoli 18 e 39 della carta costituzionale relativi al pluralismo sindacale e alla libertà di associazione, l’organizzazione Eurocltivatori è stata deliberatamente esclusa dagli accordi che l’assessorato all’Agricoltura regionale ha invece sottoscritto con altre sigle del settore; tutto questo senza che venisse fornita alcuna motivazione. Eurocoltivatori vanta ormai una presenza capillare in tutto il paese e rappresenta le istanze di diverse migliaia di agricoltori italiani (nel Veneto ha più di 3000 associati). Il suo operato si è sempre distinto per qualità, professionalità e rispetto delle regole; ed è per questo che diviene inaccettabile che siano proprio i garanti della legge a violarla attraverso atti incomprensibili. L’auspicio – conclude l’organizzazione – è che questa spiacevole situazione venga al più presto risolta e che lìAssessorato all’Agricoltura della regione Veneto dimostri di avere a cuore il futuro del primario regionale e di chi costantemente si batte per garantirlo.
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