Prosegue il trend positivo di riduzione degli infortuni in agricoltura. Nel 2012 gli incidenti sul lavoro nel settore primario sono diminuiti del 9 per cento annuo, passando da 46.963 a 42.817, mentre il numero dei decessi è sceso a 98 casi accertati, con un calo nel biennio dell’8 per cento circa. E’ quanto afferma la Cia – Confederazione italiana agricoltori, in merito al rapporto dell’Inail presentato oggi a Montecitorio dal presidente dell’Istituto Massimo De Felice. Ma lo sforzo di prevenzione in atto nelle campagne -sottolinea la Cia – è ancora più evidente se si guarda all’andamento degli ultimi cinque anni: dal 2007 al 2012, infatti, gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 25 per cento, segno dell’impegno delle aziende sul fronte dell’ammodernamento dei mezzi di produzione, per rendere il lavoro più innovativo, tecnologico, e quindi più sicuro.
Più sicurezza – A fronte degli sforzi che le aziende stanno affrontando per migliorare i livelli di sicurezza sul lavoro, come dimostra il progressivo e costante calo degli infortuni – osserva la Cia – è necessario, tuttavia, definire un quadro legislativo sostenibile sia dal punto di vista dei costi che da quello degli oneri burocratici per la gestione della sicurezza. Purtroppo in questi ultimi anni si è assistito a una proliferazione di provvedimenti (nuovo decreto antincendio, nuove modalità di valutazione del rischio, patentino trattori, revisione delle macchine agricole) di difficile e gravosa attuazione per le imprese agricole. Ecco perché oggi per la Confederazione è prioritaria l’esigenza di intervenire con norme premiali e di semplificazione al fine di favorire la piena ed effettiva applicazione della legislazione sulla sicurezza.