Limitare ed ottimizzare l’utilizzazione di prodotti fitosanitari a tutto vantaggio della salubrità delle produzioni agricole e dell’ambiente e a tutela dei consumatori e cittadini toscani, consentendo così di salvaguardare al tempo stesso anche le popolazioni di insetti utili all’agricoltura e che provocano l’impollinazione, a cominciare dalle api. Questi gli strumenti messi in campo dalla Regione Toscana, grazie all’attenta applicazione delle norme comunitarie, nazionali e regionali concernenti la protezione delle piante.
La normativa – Va dalla legge regionale 21/2009 che all’art.10 sancisce la tutela delle api e degli insetti pronubi dalle sostanze tossiche attraverso il divieto di trattamenti fitosanitari nel periodo della fioritura, sia per quanto riguarda le specie coltivate che quelle spontanee in prossimità delle colture da trattare, ai disciplinari di produzione integrata realizzati per 102 differenti colture presenti in Toscana, e approvati annualmente con delibera regionale.
Il vademecum – Si tratta di consigli tecnici che contengono le prescrizioni relative ai parassiti nei confronti dei quali è ammessa la difesa fitosanitaria, e quelle riguardanti i principi attivi ammessi, in quanto presentano un buon grado di efficacia sulla avversità target, ma con caratteristiche di bassa tossicità e di elevata selettività nei confronti delle specie utili. Inoltre sono specificate le fasi ‘fenologiche’ delle colture nelle quali sono autorizzati eventuali interventi fitosanitari, e anche il numero massimo di trattamenti ammessi ogni anno. Inoltre dal 2001 viene costantemente monitorato lo stato fitosanitario delle principali colture regionali. Ogni settimana vengono emessi dei bollettini, inviati gratuitamente per e-mail e per sms agli utenti che ne fanno richiesta, che riportano l’andamento delle infestazioni e gli eventuali consigli di difesa. L’applicazione delle prescrizioni e dei consigli tecnici consente agli operatori di intervenire solo se necessario e nel momento ottimale per contenere la specie dannosa, limitando al massimo le ripercussioni negative sugli insetti utili.