Controlli sanitari intensificati negli allevamenti avicoli dell’alto Ferrarese e al basso Polesine e vigilanza veterinaria rafforzata. Sono le misure precauzionali adottate dall’unità di crisi dopo la scoperta di un focolaio di aviaria a Ostellato, nel Ferrarese che ha portato all’abbattimento di 128mila galline.
Vigilanza – ”La Regione Emilia-Romagna continua nel suo impegno sul territorio di costante monitoraggio e di adozione di tutte le misure precauzionali necessarie a circoscrivere il focolaio e ad evitare danni ad altri allevamenti avicoli, secondo le indicazioni del Ministero della Salute e della Unione europea”. Così la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera. L’abbattimento delle 128mila galline ovaiole dell’allevamento della società agricola San Paolo colpito dal virus, un ceppo ad alta virulenza del tipo H7, e’ cominciato a Ferragosto. Ad occuparsi della soppressione, con la CO2 che agisce come un sonnifero, e’ una ditta specializzata del Forlivese. Una volta abbattute, le galline vengono messe in cassoni chiusi e sigillati dall’autorità veterinaria; le casse vengono poi trasportate nel Parmense, dove un’altra impresa specializzata si occupa dell’ultimo processo, lo smaltimento dei capi. Il rintraccio delle uova prodotte a partire dal 20 luglio nell’allevamento, disposto con un’ordinanza dal sindaco di Ostellato Andrea Marchi, ”è una misura sanitaria – precisa l’Ausl di Ferrara – finalizzata a prevenire la diffusione del virus ad altri volatili”.
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