“L’agricoltura rappresenta una prospettiva per cambiare il nostro modello di sviluppo. La Toscana è grande e può giocare carte decisive, inoltre possiamo contare su imprenditori stupendi”. Parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi durante l’inaugurazione di Expo Rurale 2013, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze da oggi fino a domenica 15 settembre.
Apertura ai nuovi mercati – “Ci sono due Toscane – ha detto Rossi – quella del Rinascimento, dell’arte e della cultura; e quella delle colline, del territorio e dell’agricoltura. Sono i due nostri marchi riconoscibili nel mondo. Il 25% del Pil regionale viene dal turismo, ma in questo dato rientrano anche gli agriturismi e molto indotto agricolo”. Rossi ha parlato anche dei nuovi mercati: “L’estremo Oriente è molto interessante per noi; il mercato cinese è aperto e offre grandi possibilità per la Toscana. Cosa ci manca rispetto ad altri Paesi concorrenti come la Francia? Sicuramente grandi strutture logistiche-commerciali, una Gdo che porti i nostri prodotti nel mondo”. Inoltre Rossi ha ricordato che nel nuovo Psr sarà ridotta la burocrazia, che rappresenta un vero e proprio macigno per gli agricoltori: “Sicuramente non si potrà eliminare – ha aggiunto –, quando abbiamo dei finanziamenti pubblici che vanno certificati un po’ di burocrazia deve esserci, ma stiamo cercando di snellirla”. Ed infine il governatore della Toscana ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura a tutela del territorio da alluvioni e frane.
Agricoltura al centro dello sviluppo – “Bisogna vedere nell’agricoltura un pezzo del nostro futuro – ha affermato Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura – dobbiamo smettere di vivere di nostalgia. L’agricoltura può dare un contributo ad uno stile di vita diverso. Bisogna fare educazione, informare che una bottiglia di latte o un bicchiere di vino non nascono nella dispensa di casa, ma vengono dalla terra. E’ un dato estremamente positivo l’ingresso di sempre più giovani in questo settore: 500 sono le aziende nate nell’ultimo anno. Gli agricoltori non sono più cittadini di ‘serie B’ ma degli imprenditori professionalmente preparati ed innovativi”. Insomma l’era della mezzadria che ha segnato un’epoca nella Toscana non c’è più, da Expo Rurale – ‘dove germogliano le idee’ come recita il sottotitolo della manifestazione organizzata dalla Regione -, la Toscana vuole guardare al futuro mettendo al centro del proprio sviluppo, proprio l’agricoltura