E’ stata l’area espositiva sicuramente più visitata quella del Piemonte a Cheese di Bra, promossa e organizzata in collaborazione tra Regione Piemonte, Assopiemonte Dop e Igp, IMA Piemonte e Ascom Bra. L’area espositiva di circa 1800 mq ha accolto gran parte dei 250.000 visitatori che dal 20 al 23 Settembre hanno invaso la città di Bra (quasi 100.000 in più della scorsa edizione). Uno spazio di grande interesse poiché ha saputo offrire una rappresentazione emblematica del sistema lattiero caseario e zootecnico del Piemonte. In tal senso si partiva dai box, organizzati in collaborazione con l’ARAP, con alcuni capi delle principali razze lattifere bovine, ovine e caprine del Piemonte, animali che hanno fatto la gioia e il piacere della scoperta di decine di migliaia di famiglie con bambini al seguito; numerose, inoltre, le scolaresche giunte in visita nell’ambito di appositi incontri didattici finalizzati alla conoscenza di latte e formaggi piemontesi.
Notevole allo stesso tempo lo spazio espositivo dei piccoli produttori delle vallate alpine, promosso dall’Assessorato regionale Economia montana, e dei produttori aderenti all’associazione Casari di aziende agricole. Ad ampio raggio l’azione di Assopiemonte Dop e dei consorzi di tutela dei formaggi che ne fanno parte (Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, Robiola di Roccaverano, Toma Piemontese), in collaborazione con IMA Piemonte: attività di accoglienza, informazione, di promozione e di appuntamenti gastronomici che proponevano le degustazioni dei formaggi anche in abbinamento con la focaccia di Bra, la Salsiccia di Bra (in collaborazione con Ascom di Bra), e gli altri sfiziosi appuntamenti con il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP e il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, i cui consorzi di tutela sono entrati a far parte di Assopiemonte.
Preziosa e gradita la presenza attiva dell’Enoteca regionale del Barolo.
Un pubblico vario e numeroso: grande successo hanno ottenuto gli incontri didattici con le scuole; inoltre semplici consumatori, esperti, professionisti e giornalisti hanno seguito con interesse il programma dello Spazio Incontri. Qui si sono svolti ben 25 appuntamenti con al centro la presentazione e degustazione guidata, in collaborazione con l’ONAF, di tutti i formaggi DOP del Piemonte, compreso il Gorgonzola con il consorzio di tutela, ed una serie di incontri che hanno messo in risalto quello che la Regione, le istituzioni, le organizzazioni professionali ed economiche dei produttori svolgono per la tutela, valorizzazione e sostegno del comparto lattiero-caseario. Di particolare interesse è stato l’incontro su “Formaggi e mercati”, cui hanno preso parte i Presidenti dei consorzi di tutela del Grana Padano, del Gorgonzola e del settore lattiero-caseario di Fedagri Confcooperative. Ed ancora, un interessante convegno sul tema dei Margari con tutti i problemi che affliggono questi eroici allevatori-produttori; i progetti per salvaguardare le razze a rischio estinzione, come la pecora Delle Langhe; i vari progetti per la valorizzazione dei formaggi d’alpeggio, tra cui quelli transfrontalieri Italia-Francia; la suggestiva prova dimostrativa di marchiatura pubblica del formaggio Bettelmatt e del formaggio Plaisentif; la presentazione di 4 nuovi formaggi recentemente riconosciuti dalla Regione come Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Piemonte; persino, infine, un incontro con filo conduttore il formaggio Murazzano, per dispiegarsi in un omaggio rievocativo allo scrittore piemontese Beppe Fenoglio nel 50° della morte e al tema del ruolo delle donne nel mondo contadino e rurale.
L’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – “Abbiamo appreso con piacere del record di visitatori e del grande successo di Cheese, che ancora una volta rilancia ed esalta il Piemonte come capitale ideale dell’agricoltura e dell’agroalimentare di qualità, grazie al pregevole lavoro della città di Bra e di Slow Food. Ringrazio anche le centinaia di produttori piemontesi espositori, IMA Piemonte e Assopiemonte Dop Igp, con i quali abbiamo realizzato l’area espositiva Piemonte dando spazio e visibilità a tutto il sistema zootecnico e lattiero-caseario piemontese, presentando i progetti, le iniziative, le attività che la Regione, i produttori, le istituzioni, le organizzazioni economiche e professionali svolgono per tutelare e valorizzare questo importante comparto. Il successo di Cheese conferma il trend positivo di questo settore soprattutto sui mercati internazionali, dove si registra un sensibile aumento dell’export di formaggi italiani nel mondo, raggiungendo quasi due miliardi di euro nel 2012 (di cui 250 milioni è la quota piemontese); prendiamo atto, con soddisfazione, dei dati che testimoniano come il primo paese importatore di formaggi italiani sia la Francia. Il Piemonte è parte importante di tale processo e dei grandi livelli di qualità riconosciuti ai formaggi italiani. Una ricchezza che per la nostra Regione, con i suoi 9 formaggi a DOP, i suoi 60 formaggi riconosciuti come Prodotti agroalimenatri tradizionali, con la ricchezza della sua biodiversità, dei suoi pascoli alpini, della bontà dei suoi prodotti esaltanti la cucina piemontese, non è soltanto economica-produttiva, poiché questi suoi prodotti sono un simbolo del made in Piemonte e contribuiscono ad accrescerne l’immagine e l’accoglienza”.