“Scegliere di diventare imprenditore agricolo in Italia deve diventare una concreta possibilità per tanti giovani. Lo spazio c’è: le imprese nelle mani delle nuove generazioni non arrivano a 59.000 e proprio l’agricoltura, nonostante la crisi e la riduzione dei redditi, è tra i settori che attraggono più potenziali imprenditori, con un bilancio positivo in termini di tasso di evoluzione delle imprese in tutti i comparti”. Lo ha detto Raffaele Maria Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura, intervenendo oggi all’audizione del comitato ristretto in commissione Agricoltura al Senato. L’Anga condivide gli obiettivi del disegno di legge, frutto di una collaborazione che va avanti da anni. Il DDL “Misure per la competitività dell’imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura” semplificherà l’ingresso e la permanenza dei giovani nel settore. I giovani di Confagricoltura sono favorevoli alle finalità del provvedimento, che renderà più facile acquisire il bene terra, la creazione della banca delle terre agricole e il regime fiscale agevolato per i giovani.
Problematiche – “I problemi legati all’accesso alla terra e al credito – osserva Maiorano – vanno senza dubbio risolti, senza però creare disparità tra chi è già insediato, che va incentivato a rimanere in azienda e chi intende avviare un’azienda agricola ex novo". La vera emergenza nazionale è la disoccupazione degli ‘under 25’. E’ fondamentale intervenire sui giovani, puntando sulle idee e sui settori innovativi come l’agricoltura, che garantisce e continuerà ad assicurare il fabbisogno alimentare del pianeta. “La crescita delle iscrizioni agli istituti agrari ed enologici e quella delle immatricolazioni alle facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari, che registrano un boom del +45%, sono la migliore dimostrazione – conclude il presidente Anga – della vitalità e del fascino nostro settore, che può contribuire a pieno titolo alla ripresa”.