Anche se qualsiasi pronostico è forse da ritenersi in questo momento azzardato, il 2013 si presenta per adesso nella nostra regione come un’ottima annata, a giudicare dalle prime vendemmie di Sangiovese che si stanno sviluppando in questi giorni, in ritardo rispetto agli ultimi anni più precoci, in linea invece con quelli che sono i tempi tradizionali di raccolta nel terroir del Gallo Nero. L’andamento climatico. Da un punto di vista strettamente meteorologico il 2013 ha registrato nel primo semestre un’elevata piovosità con una tendenza a temperature che spesso si sono stabilizzate sotto le medie dei periodi di riferimento: a un inverno vero, che quest’anno ha riportato spesso in Chianti temperature vicine allo 0 ha fatto seguito una primavera che ha tardato a invertire una tendenza prettamente invernale causando una fioritura tardiva.
Stagione – Il caldo arrivato veramente intorno alla metà di luglio ha accelerato i processi di maturazione delle uve, che ha proseguito con regolarità durante un’estate dalle temperature tipiche della stagione e da un settembre perfetto che ha accentuato le escursioni termiche già registrate in estate e ha permesso una maturazione delle uve decisamente equilibrata. Il 2013 che verrà. E’ proprio il lavoro dei tecnici e dei vignaioli portato avanti nei mesi scorsi e l’attenta selezione dei grappoli che verrà fatta in questi giorni di vendemmia che determineranno il successo di un 2013 figlio di una stagione come quelle di qualche anno fa. I primi esemplari di Sangiovese, vera anima del Chianti Classico, si presentano alle analisi di laboratorio con un buon livello zuccheri e con la giusta acidità. Sempre in attesa di vedere come si comporterà il tempo nei prossimi giorni è possibile sbilanciarsi su un’altra ottima annata per il Gallo Nero sul filotto delle ultime vendemmie che il Chianti Classico ha collezionato in questi anni. Prudenza impone di aspettare ancora qualche giorno per un giudizio più completo, quando tutte le uve saranno in cantina.