Visitiamo le agroenergie, dal 21 al 27 ottobre con Enama

Otto regioni, tredici capoluoghi di provincia, ventidue impianti a biomasse. E’ la prima edizione di “Visitiamo le Agroenergie”, promossa dal 21 al 27 ottobre dall’Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola” con l’obiettivo di aprire le centrali a biomasse del nostro Paese alla stampa, agli “addetti ai lavori” o ai semplici curiosi che ne vogliono sapere di più sulle energie da fonti rinnovabili (l’elenco completo è qui: http://urlin.it/5027b).

Progetto nazionale – Realizzate con gli incentivi previsti dal “Progetto Biomasse” dell’Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, le strutture – tutte ad alta innovazione tecnologica – hanno una potenza complessiva installata pari ad oltre
13,2 megawatt per una produzione annua stimata di ben 106.080 MW/h. In altri termini, le centrali del "Progetto Biomasse" potrebbero soddisfare la domanda di una città come Bergamo. In totale, sono già 35 gli impianti costruiti con gli incentivi Enama-Mipaaf, pari all’8% di tutte le centrali a biomassa e biogas presenti nel nostro Paese (433, dati Gse 2011).

Impegno Enama – «Gli impianti del “Progetto Biomasse” sono a chilometro zero perchè sfruttano le risorse del territorio; utilizzano cioè scarti e residui di lavorazioni agricole eseguite in loco. Questo è il loro grande punto di forza», spiega il gruppo di lavoro Enama sulle agroenergie, che prosegue: «D’altro canto, la filosofia dei nuovi meccanismi di agevolazione è proprio quella di puntare su strutture di dimensioni medio-piccole che, proprio per questo, riescono ad essere autosufficienti rendendo produttive “risorse” quali avanzi di potatura, reflui zootecnici o letame, altrimenti destinate alla discarica. E’ la strategia del “consumo ciò che produco”.» Con benefici dal punto di vista sia economico che ambientale, poiché, oltre ad abbattere i costi di smaltimento ed a creare reddito da materiali senza apparente valore, gli impianti – grazie alla loro attività di riciclo – permettono di ridurre l’impatto inquinante diretto dei rifiuti sugli ecosistemi locali. Del resto, secondo stime Enama, in un solo anno la produzione di tutte le centrali italiane a biomassa e biogas permette di risparmiare ben 2,3 milioni di barili di petrolio.

Innovazione – «Ma le centrali del “Progetto Biomasse” – proseguono i tecnici Enama – sono soprattutto  innovative: sono cioè progettate sia per contenere le emissioni derivanti dal trattamento dei residui, sia per ottimizzare la produzione e il successivo consumo di energia elettrica.» La maggior parte degli impianti infatti è equipaggiata con un sistema di recupero del calore, che viene poi riutilizzato per il riscaldamento dei locali aziendali o per alimentare altre lavorazioni. In In altri termini, grazie al riciclo delle biomasse è davvero possibile seguire un percorso virtuoso all’insegna della sostenibilità, dell’autonomia e dell’efficienza energetica

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