La manovra approvata dal Consiglio dei Ministri – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è chiaramente insufficiente e non è assolutamente in grado di generare quel circuito economico virtuoso necessario per uscire dalla fase recessiva. I primi elementi emersi dal provvedimento – continua Tiso – evidenziano senza alcun dubbio poca innovazione e coraggio di cambiamento. La riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori (1,5 miliardi per il 2014) non aumenterà il potere d’acquisto e dei cittadini e questo non produrrà alcun effetto di ripresa su settori strategici come quello agricolo. Anche il contributo di solidarietà fino ad ora ipotizzato per i beneficiari di pensioni particolarmente alte (è bene ricordare che la metà dei pensionati italiani guadagna meno di mille euro mensili) non è adeguato a rispondere ai criteri di equità sociale ripetutamente, e retoricamente, richiamati in questi anni. Il nostro auspicio – conclude Tiso – è che le misure previste dal DL Stabilità vengano sostanzialmente modificate e che siano finalmente espressione di una strategia di rilancio fino ad ora assente.
DL Stabilità, sostegno a potere d’acquisto e settori produttivi è irrisorio per Confeuro
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