Quattro tonnellate di prodotti ittici sequestrati, 55 violazioni per quasi 75 mila euro di sanzioni e 8 denunce sono il risultato di una complessa operazione, denominata "Swordfish", eseguita dalla Guardia costiera della direzione marittima di Livorno su tutto il territorio regionale e mirata alla tutela dei consumatori e delle risorse della pesca.
I sequestri – Su tutto il territorio regionale sono stati impiegati per l’operazione 141 militari che hanno ispezionato, dai punti di sbarco, tutta la filiera commerciale del pescato. Il centro controllo Area pesca di Livorno ha coordinato le operazioni svolte sul campo da tutte le Capitanerie toscane. In particolare da una di queste ispezioni in un ingrosso di Cerreto Guidi (Firenze), condotta dagli uomini della Guardia costiera con l’Asl 11 di Empoli, sono stati rinvenuti oltre trenta quintali di prodotto ittico, per la maggior parte acciughe e sarde sotto sale, baccalà, gamberi che sono stati sottoposti a fermo sanitario con divieto di immissione sul mercato, perché i prodotti presentavano date di scadenza e termini minimi di conservazione ampiamente superati e si presentavano in cattivo stato di conservazione. Inoltre, sempre in provincia di Firenze, in un ingrosso di Campi Bisenzio gestito da imprenditori di nazionalità cinese, sono stati rinvenuti 300 kg di prodotto ittico congelato riportante etichettature false. Le indagini, eseguite con l’Asl 10 di Firenze, hanno accertato la vendita di "pesce coltello" con il nome di "pesce sciabola", una denominazione che rende il prodotto più vendibile sul mercato al dettaglio, a scapito del consumatore.