“I dati sulle vendite al dettaglio dei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto), diffusi da Istat, sono un preciso segnale del profondo disagio che avvertono le famiglie, che tendono a risparmiare, stando attenti più a far quadrare i conti che alla qualità. Lo dimostra la scelta della spesa alimentare a basso costo presso i discount”. Lo sottolinea Confagricoltura facendo presente che, negli otto mesi dell’anno in corso, le vendite al dettaglio sono in diminuzione in tutte le tipologie di esercizi tranne che per i discount di alimentari (+1,4%). “Il consumatore – prosegue Confagricoltura – spende solo per i beni di cui non può fare a meno, il cibo (ma non puntando sulla qualità top) ed il cellulare. Per tutto il resto, compreso la spesa farmaceutica, tende a risparmiare”. Negli otto mesi – analizza Confagricoltura – le vendite di alimenti sono diminuite dell’ 1,2%, ma ad agosto 2013 (rispetto agosto 2012) si conferma una positiva inversione di tendenza. Gli aumenti più sostenuti si sono avuti proprio per alimentari (+1%) e per informatica-telefonia-telecomunicazioni (+1,8%). “La situazione delle vendite – conclude Confagricoltura – pone in gravi difficoltà le imprese agricole e conferma la validità degli sforzi di internazionalizzazione che pongono in essere; con l’agroalimentare che ora fa da traino a tutto il made in Italy”.v
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