“L’Imu sui terreni ed i fabbricati rurali è inammissibile perché, come abbiamo sempre sostenuto, colpisce i beni produttivi, pesantemente, proprio nel momento in cui le imprese cercano di impostare politiche di rilancio produttivo e di rafforzamento dell’export. Bene dunque la conferma della cancellazione della prima rata”. È il commento di Agrinsieme, coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane in relazione alla legge che abolisce la prima rata dell’Imu, approvata definitivamente dal Senato. “Ci auguriamo -ha concluso Agrinsieme- che non si facciano passi indietro con il ddl Stabilità, riportando la pressione fiscale sul settore ai livelli del 2012”.
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