Si è trattato di un “anno zero” per il Presidente dell’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, Michele Pavan, che ha voluto costruire un evento in cui sia gli operatori che il pubblico degli appassionati potessero dedicarsi ad una conoscenza approfondita con lo Schioppettino di Prepotto. Una due giorni ricca di soddisfazioni a cominciare dal numero elevato di comunicatori che hanno colto l’occasione della manifestazione per degustare Schioppettino, incuriositi dal fascino di un vino che ha saputo sconfiggere l’oblio. Ma non solo, grazie alla partnership con il Comune sloveno di Kanal ob soči, il Comune di Prepotto ha raggiunto inoltre l’importante obiettivo di collegare due realtà di fatto isolate per decenni e di costruire le basi per future collaborazioni.
Unico per natura – L’evento Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA si è infatti inserito in un più ampio progetto di cooperazione trasfrontaliera denominato RURAL e finanziato nell’ambito della Programmazione 2007-2013 Italia-Slovenia con fondi europei e nazionali. Tale progetto che si concluderà nella primavera 2015 porterà i due territori a “fondersi” idealmente in un unico paesaggio fatto di prodotti tipici, percorsi naturalistici ed eventi di valorizzazione delle reciproche peculiarità storico-culturali. Il “momento transfrontaliero” di questo primo importante evento si è materializzato con la presenza congiunta, nel piccolo ma significativo mercato rurale, dei prodotti tipici di provenienza slovena e friulana insieme. Anche il convegno tecnico ha avuto un taglio d’oltre confine grazie all’illustrazione di una interessante ricerca condotta dall’università di Nova Gorica per l’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, volta ad individuare gli effetti dello stress idrico sulle viti in Prepotto. Non ultimo un laboratorio del gusto curato dal gastronomo Bepi Pucciarelli in cui sono stati presentati e commentati alcuni piatti friulani e una pietanza slovena abbinate allo Schioppettino.
Fulcro dell’evento è stato lo Schioppettino in tutte le sue declinazioni a partire dalla storia, mirabilmente sintetizzata dallo storico Claudio Fabbro, per poi passare al vigneto catalogo illustrato dall’agronomo Carlo Petrussi come primo esempio in Regione di recupero storico e di viticoltura collettiva in cui i produttori si potranno cimentare in tecniche di allevamento diverse e sperimentare la capacità di adattamento dei vari cloni piantati. Interessante la ricerca universitaria presentata dalla dott.ssa Maja Cigoj sulle fatiche dei terreni colpiti da stress idrico e provvidenziale il progetto presentato da Daniele Luis del Consorzio Bonifica Pianura Isontina volto a dare una dotazione idrica di soccorso nelle annate di siccità. Ampia la sintesi sui ceppi di lieviti autoctoni individuati sulle piante di Schioppettino e illustrata dal tecnico Nicola Macrì.
Assaggi – La conclusione del percorso “didattico-cooscitivo” sullo Schioppettino di Prepotto si è avuta con l’assaggio curato e commentato da Walter Filiputti dei vini proposti dai 16 vignaioli presenti all’evento e con la successiva visita al vigneto-catalogo dove ospiti e appassionati, sotto l’attenta guida di Paolo Ianna, hanno potuto avvicinarsi ai filari e toccare con mano le piante storiche di Schioppettino.
Presentato in anteprima a Prepotto anche il contest online “Schioppettino a modo mio” ideato per gli amanti del web e con la collaborazione della rivista Qb, ma aperto a tutti gli appassionati che vorranno emozionarsi ed emozionare attraverso il vino. Insolita e divertente infine la proposta della sommelier Liliana Savioli che ha attirato i nasi e le orecchie del pubblico nel suo percorso multisensoriale alla scoperta dei profumi e della stoffa dello Schioppettino di Prepotto, un vino che ha dimostrato ancora una volta di avere un’energia autentica, sprigionata da un territorio vocato e da vignaioli appassionati.