I dati Istat lo confermano: la ripresa è ancora lontana e il governo – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sta sopravvalutando la sua azione, che invece a nostro giudizio è del tutto insufficiente nel rilancio di settori chiave come l’agricoltura. Secondo l’esecutivo – continua Tiso – il Pil nel 2013 avrebbe dovuto subire una contrazione dell’1,7% e una crescita dell’1% nel 2014, dati molto diversi da quelli forniti dall’Istat: – 1,8% nel 2013 e + 0,7% nel 2014. A preoccupare è soprattutto l’andamento generale dei settori produttivi e i continui tracolli del potere d’acquisto delle famiglie (-2,4% nell’anno corrente). Infatti, nonostante sia prevista una modica ripresa della capacità di consumo per il 2014 (+0,2%), il timore è che le previsioni siano ancora troppo “ottimistiche”, soprattutto considerando che le azioni che hanno fino a ora contraddistinto questo governo non sono in nessun modo definibili innovatrici e coraggiose.
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