Ventinove sanzioni amministrative per un ammontare di circa 11 mila euro, sequestro e confisca di oltre 5 chilogrammi di tartufo e di alcuni attrezzi utilizzati per la raccolta vietati dalla Legge Regionale, revoca o sospensione di 7 tesserini regionali di idoneità alla raccolta. Questo il risultato dei controlli sul rispetto della normativa regionale in materia di raccolta tartufi, eseguiti dal Comando Provinciale di L’Aquila del Corpo forestale dello Stato nei mesi scorsi e mirati alla prevenzione e repressione del fenomeno della raccolta illecita del prezioso tubero sull’intero territorio provinciale. I Forestali hanno operato soprattutto nelle prime ore della giornata quando è maggiore la concentrazione di raccoglitori sul territorio: nel corso degli oltre 300 accertamenti sono stati controllati 130 soggetti. Nel corso dei controlli il Comando Stazione Forestale di Roccaraso ha deferito all’Autorità Giudiziaria per falso e inosservanza del provvedimento di sospensione del tesserino, una persona che nonostante ciò continuava ad esercitare l’attività di ricerca dei tartufi. Negli ultimi anni, infatti, è aumentato il numero di raccoglitori a causa, probabilmente, del valore che il tartufo continua a registrare sul mercato. Un dato che minaccia le tartufaie naturali con l’attuazione di metodi illegali di raccolta, che possono sfociare in veri e propri atti vandalici nei confronti della natura e degli altri raccoglitori.
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