Oltre un miliardo di euro. E’ il fatturato medio annuo generato dall’agriturismo, uno dei pochi settori a non aver sentito la crisi degli ultimi anni. E’ su questo dato che questa mattina, ad Arezzo Fiere e Congressi, ha preso il via AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che fino al 17 novembre raccoglierà il meglio dell’offerta e della domanda del settore in un evento fieristico che non ha eguali in Italia e che negli anni ha visto crescere questo comparto. «AgrieTour si presenta cambiato anche quest’anno – spiega il Direttore di Arezzo Fiere e Congressi, Raul Barbieri – e questo perché la fiera segue le evoluzioni del settore: per questo abbiamo dato più spazio alle attività collaterali, come il cicloturismo, il piacere di vivere in campagna con Agrilife, senza dimenticare i punti di forza della multifunzionalità come la didattica nelle fattorie, le agrienergie e tutti quegli aspetti che in questi anni hanno permesso all’agriturismo di essere un segmento economico di grande rilievo».
I dati del settore – In Italia a oggi sono presenti oltre 20 mila agriturismi. Il 45,1% di questi si trova nel Nord del Paese, il 34,4% nel Centro e il restante 20,5% nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno si concentra la percentuale più alta delle aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1% degli agriturismi con degustazione. La Toscana resta la regione leader del settore con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi 3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l’ Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud: la Calabria conta 466 strutture e la Sicilia 457. In crescita anche l’offerta delle fattorie didattiche, oltre 3 mila al momento. La regione leader del settore resta, come per l’offerta agrituristica, la Toscana con circa 700 strutture. Seguono poi l’Emilia Romagna (330), il Piemonte (250), la Campania (235) e il Veneto (circa 220). Il fatturato annuale del segmento delle Fattorie Didattiche è calcolato intorno ai 12 milioni di euro, mentre il prezzo per visita è pari a 6/10 euro a persona a cui vanno aggiunti altri 6-12 euro per la merenda o il pranzo. Tra i mercati emergenti presenti in forma diretta ad AgrieTour la Cina e la Russia, oltre ad Argentina e Brasile, mentre tornerebbe a crescere l’interesse di uno dei paesi di riferimento, la Germania.
La scelta del visitatore – Il turista sceglie l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo. Seguono a distanza le preferenze per una vacanza incentrata sull’attività dentro e fuori l’azienda. Se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%). Varia anche il tipo di compagnia scelta per la vacanza in agriturismo: se nel 2009 si sceglieva principalmente il proprio partner (57% contro 50%), oggi si preferisce soggiornare in agriturismo con tutta la famiglia, bambini compresi (54% contro 48%). Le famiglie scelgono l’agriturismo per rilassarsi e degustare la cucina ma allo stesso tempo visitare attrazioni naturalistiche o storiche nei dintorni (36%) e fare attività nell’azienda (20% contro il 16% della media).
Informazione pubblicitaria