“Come prima risposta concreta per gli agricoltori colpiti dalla drammatica alluvione in Sardegna, ho dato mandato ai miei uffici di procedere con ogni urgenza alla completa erogazione degli anticipi dei pagamenti diretti, nonché di velocizzare le procedure per il versamento dei relativi saldi di pagamento fin dal 1° dicembre prossimo. A queste misure seguiranno altre azioni, come l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per le aziende agricole, dopo che sarà stata effettuata la stima dei danni. È fondamentale sostenere il comparto primario e la zootecnia sarda, che rappresentano una parte importante dell’economia di quelle terre”. Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, annuncia nella serata di oggi le prime azioni in favore degli agricoltori sardi colpiti dalla recente alluvione.
Guidi (Confagricoltura): ‘Situazione gravissima. Serve erogazione anticipata pagamenti Pac’ – “La straordinarietà degli eventi calamitosi che hanno colpito la Sardegna, che già vede impegnato il governo con interventi importanti, impone di emanare misure urgenti in favore degli agricoltori per far fronte all’emergenza che si è determinata nelle zone rurali.” In una lettera indirizzata al ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, al presidente della Regione autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci e al Commissario straordinario Agea, Giovanni Mainolfi, il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, chiede l’erogazione in via anticipata, con assoluta priorità, dei pagamenti degli aiuti diretti della Pac e dei Psr alle aziende ubicate nelle zone danneggiate. “Si tratta – scrive il presidente Guidi – di un intervento realizzabile con immediatezza; un primo, non certo risolutivo, segnale di attenzione nei confronti del mondo agricolo”. Confagricoltura evidenzia che il ciclone ha prodotto effetti devastanti anche nelle campagne, dove la situazione è gravissima. Dai primi sopralluoghi effettuati si rilevano ingenti danni nelle province di Cagliari, Oristano e Medio Campidano. Nella piana di Terralba ad Uras, tipicamente vocata alle colture ortive, sia in pieno campo sia in serra, sono circa 400 gli ettari di carote e finocchi completamente allegati che, a causa del ristagnare delle acque, potrebbero essere irrimediabilmente compromessi se, come già annunciato dalle previsioni meteo, dovessero proseguire le piogge. Cancellate le strade aziendali, fuori uso anche gli impianti elettrici e molti capannoni. Situazione analoga nelle zone di San Gavino e Pabillonis, dove si registrano allagamenti e danni ai seminativi e alle greggi, alcune isolate o smarrite. Completamente perdute le colture estive di mais e di riso e i prodotti conservati, come il fieno e le derrate messe a dimora nei capannoni. Confagricoltura Sardegna è impegnata a prestare soccorso alle aziende colpite e i tecnici sono al lavoro per studiare un piano-proposta per la liquidazione dei danni subiti dal mondo agricolo.