“La notizia della probabile fusione tra due consorzi agrari come quello Lombardo Veneto e quello di Padova e Venezia può solo fare piacere. Economie di scala a parte, il futuro del nostro sistema agricolo passa anche attraverso aggregazioni di questo tipo, capaci di preservare e valorizzare le peculiarità del territorio e di rafforzare nelle filiere il segmento produttivo”. Lo sottolinea il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando l’annuncio che i soci dei due consorzi saranno chiamati il prossimo 13 dicembre a dare via libera ad un soggetto unico che sarà il più grande d’Italia. Il futuro Consorzio Agrario del Nord Est vale 550 milioni di ricavi, dà lavoro a 550 addetti ed è presente capillarmente nel territorio con 115 agenzie e con moltissimi stabilimenti di lavorazione e trasformazione. “L’auspicio è che in questo comparto – conclude Zaia – questa importante operazione sia in ogni caso solo la tappa di un processo aggregativo che deve essere trasversale a tutti i segmenti agricoli: assieme si fa più strada e si tutelano meglio gli interessi dei nostri produttori e la valenza delle nostre produzioni”.
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