Amate il buon vino, siete affascinati da tutto ciò che attiene alla sua produzione e nel tempo libero vi dedicate all’enoturismo? Siete allora pronti per aderire ad "Adotta una Garganega", l’iniziativa promossa da Strada del vino Soave che consente di diventare viticoltori "adottando" dei filari di Garganega, il vitigno che dà il Soave, nonché di seguire, in ogni stagione dell’anno, il ciclo produttivo della "propria vigna" visitando il territorio della Pedemontana dell’est veronese. Che nel periodo natalizio, si anima di tante iniziative dalla magica atmosfera.
Una verde adozione – Il progetto "Adotta una Garganega" dà la possibilità di “adottare” un minimo di 50 viti al costo di 100 euro all’anno. L’ adozione, resa disponibile da 13 aziende agricole socie della Strada del vino Soave, permette di ricevere annualmente 12 bottiglie di Soave Doc, bottiglie che possono essere personalizzate nell’etichetta con il proprio nome, un verso poetico o una dedica e diventare, dunque, oggetto da regalo. Dopo il secondo anno consecutivo d’adozione, il nome del vignaiolo adottivo viene affisso sul palo di testa del filare adottato."Gli adottanti – spiega Paolo Menapace, presidente della Strada – vengono sempre aggiornati sulla coltivazione della Garganega con una newsletter, ma naturalmente i viticoltori adottivi sono invitati a visitare durante l’anno la “propria vigna", magari per aiutare a potare, vendemmiare e per seguire in cantina l’evoluzione del proprio vino, fino al ritiro delle bottiglie". Info adesioni: Strada del vino Soave, tel. 045.7681407 email: associazione@stradadelvinosoave.com
Un presepe vivente con 120 attori e animali di ogni tipo – Diverse località della Strada del vino Soave ospitano iniziative legate alla tradizioni natalizie. Fra queste, il borgo medievale di Soave che, a partire dal 15 dicembre mette in mostra tanti presepi, alcuni particolari come il presepe di Diorami nella chiesa di San Rocco, il presepe in lana cardata nella chiesa di Fittà, frazione di Soave, ed il presepe con animali nel Santuario della Madonna della Bassanella. I presepi viventi. A Cazzano di Tramigna, nelle notti del 24 dicembre e del 5 gennaio, all’interno della chiesa di San Giorgio, una trentina di persone danno vita ad un presepe vivente. Formula proposta anche nella suggestiva località di Campofontana, ai piedi dei monti Lessini, dove il presepe vivente mobilita nelle serate del 24, 25 e 26 dicembre, l’intero borgo della contrada Roncari (120 attori e animali di ogni tipo) e accosta alla rappresentazione della Natività i mestieri e i costumi del ‘900. A Monteforte d’Alpone, infine, dall’1 dicembre al 6 gennaio si tiene nel Palazzo Vescovile (piazza Silvio Venturi) la ricca rassegna di eventi "Chiostro di Natale". In principio c’era il Nadalin. Nel veronese, prima del Pandoro, dolce tipico made in Verona che contende al panettone la tavola natalizia degli italiani, a Natale si mangiava il nadalin, dolce di origine medievale mai dimenticato dagli artigiani del gusto della zona (nel territorio della Strada del vino Soave lo trovate nel Panificio Tessari (045-6175001) di Brognoligo a Monteforte d’Alpone). Il nadalin è simile al pandoro nel gusto e, a seconda dell’estro del pasticcere, anche nella forma a stella, ma meno burroso, più compatto e fragrante, perfetto da gustare con il Recioto di Soave.
Soggiorno – Anche nel periodo natalizio, la Strada vino Soave in collaborazione con Vertours propone la formula soggiorno di 2 giorni/1 notte (sia infrasettimanale che nel weekend) a 120 euro a persona comprensiva di pernottamento in B/B o agriturismo (con prima colazione), visita con degustazioni in frantoio e in cantina, visita a una villa veneta o ad una pieve del territorio, visita del borgo medievale di Soave e del Castello che domina la cittadina. Maggiori info: Strada del vino Soave, tel. 045-7681407 www.stradadelvinosoave.com