E’ un provvedimento che va nella direzione giusta. Bisogna sviluppare un’azione energica per bloccare la cementificazione selvaggia, le speculazioni sulla terra tolta agli agricoltori, l’incuria e l’abbandono. I recenti disastri naturali, come l’alluvione in Sardegna, hanno dimostrato l’esigenza di agire con concretezza e tempestività per una adeguata tutela del territorio. Lo rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito al ddl approvato oggi dal Consiglio dei ministri sul contenimento del consumo di suolo e sul riuso del suolo edificato. Da anni sosteniamo che -afferma la Cia- serve una nuova legge per la ristrutturazione del territorio. C’è l’esigenza di più agricoltura e di accrescere la sua funzione. D’altra parte, proprio il settore primario a causa dell’incuria e della cementificazione ha subito pesanti contraccolpi. Il territorio è, quindi, da preservare e da consegnare alle generazioni future senza comprometterlo. Per tale motivo apprezziamo il ddl del governo. L’impegno della Cia per la difesa e valorizzazione del suolo non nasce certo oggi. Fin dagli anni Ottanta la Confederazione si batte per una politica del suolo, dove l’agricoltura abbia un ruolo protagonista, di presidio, di tutela. Occorre aprire una pagina nuova per un territorio che conservi le sue peculiarità, per un ambiente rurale realmente sostenibile.
DE GIROLAMO: STOP A CEMENTIFICAZIONE E DISSESTO PER LA BELLEZZA DELL’ITALIA – “Quello approvato oggi è un provvedimento fondamentale che segna la separazione netta tra il passato e la devastazione dei territori ed il futuro in cui il terreno sarà utilizzato per lo sviluppo. Non c’è produzione agricola se non c’è tutela del suolo e queste misure agevoleranno gli imprenditori del settore edilizio che si specializzeranno nel risanamento. L’Italia ha bisogno di una norma per il contenimento del consumo di suolo e per questo mi auguro che il disegno di legge possa essere presto discusso e approvato anche in Parlamento. I drammatici disastri idrogeologici degli ultimi mesi ci ricordano che non c’è più tempo da perdere. Con questa norma introduciamo un principio fondamentale: il consumo di suolo va ridotto. La terra deve essere preservata per l’attività agricola, anche perché negli ultimi decenni abbiamo cementificato una superficie grande come la Calabria. Allo stesso tempo il nostro Paese non è autosufficiente dal punto di vista alimentare e la combinazione dell’avanzata del cemento e l’abbandono dei campi può diventare devastante. Invertiamo la rotta, ho fiducia che anche nelle Camere ci sia la stessa sensibilità per il tema”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, sul via libera definitivo del Consiglio dei Ministri al disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, approvato anche dalla Conferenza unificata. “È necessario – ha proseguito il Ministro – avere un cambio di mentalità nel nostro Paese e capire che ogni ettaro di terra impermeabilizzata è persa per sempre. Puntiamo ad un’edilizia di riuso, di rigenerazione, che possa far muovere l’economia senza un ulteriore impatto sull’ambiente e sulle attività agricole. Siamo il Paese del Gusto e della Bellezza e i turisti stranieri non ci cercano davvero per il cemento”.