La Regione Toscana ha approvato le relazioni finali conclusive dei primi 4 progetti integrati di filiera (Pif) che hanno partecipato al bando attivato nel 2011. I quattro progetti fanno parte dei 15 che sono risultati finanziabili, su un totale di 21 progetti arrivati, e che hanno interessato la filiera cereali (5 Pif), per un importo complessivo di 10,4 milioni di euro; le filiere zootecniche (5 Pif), per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro; altre filiere (5 Pif) per un importo complessivo di 6,4 milioni di euro. Ecco la descrizione dei 4 progetti approvati:
1) "Potenziamento della filiera carni bovine nel territorio del Mugello". Capofila: Cooperativa Agricola Firenzuola. Investimenti totali 1.735.885 euro (contributo della Regione 741.271 euro).
2) "Montalbano: un olio da sogno". Capofila: Oleificio Cooperativo Montalbano. Investimenti totali 3.435.828 euro (contributo della Regione 1.486.142 euro)
3) "Olio della Costa Toscana". Capofila: Terre dell’Etruria Società Coop Agricola. Investimenti totali 2.280.516 euro (contributo della Regione 995.079 euro)
4) "Pistoia: gli stilisti del vivaismo". Capofila: Azienda Agricola Vannucci Piante di Vannucci Vannino. Investimenti totali 4.462.925,00 euro (contributo della Regione 1.999.870 euro)
Cosa sono i Pif – I Progetti integrati di filiera sono lo strumento contenuto nel programma di Sviluppo rurale 2007-2013 per garantire un maggiore equilibrio nelle principali filiere agroindustriali regionali e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti. Il Pif prevede l’aggregazione dei vari soggetti e la sottoscrizione di un apposito "accordo di filiera" che disciplina gli obblighi e le responsabilità reciproche, sia per la fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, sia per la realizzazione degli investimenti necessari. Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai Pif, rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all’integrazione delle produzioni locali, poiché l’aggregazione dei soggetti che le costituiscono permette di superare la frammentazione che caratterizza gran parte delle aziende toscane. Le parole chiave di questo strumento sono infatti, oltre ad aggregazione, innovazione, salvaguardia ambientale, recupero di risorse e filiere locali.