Con l’arrivo del nuovo anno, come di consueto, iniziano i “saldi” sui prodotti tipici delle feste di Natale che vengono offerti a prezzi scontatissimi. Pandori, panettoni, torroni rimarranno, dunque, sulla tavola degli italiani ancora per qualche settimana, con risparmi che potranno raggiungere anche il 50 per cento, Per tutto il mese di gennaio tre italiani su cinque trasformeranno, infatti, i dolci “simbolo” delle feste in prelibatezze per la prima colazione o in dessert. Un’importante occasione di risparmio che non inciderà sulla qualità dei prodotti trattandosi di iniziative di natura prettamente commerciale e di prodotti che per la loro natura stagionale, i supermercati non potranno conservare per il prossimo anno. Unica ragionevole accortezza quella di fare attenzione alla data di scadenza obbligatoriamente indicata sulle confezioni. Secondo uno studio della la Cia-Confederazione italiana agricoltori, oltre il 60 per cento delle famiglie italiane dichiara inoltre di aver di molto diminuito gli sprechi alimentari, soprattutto durante le festività natalizie: simbolo dell’austerity sono proprio pandoro e panettone, che vengono riciclati per la prima colazione come sostituti del più classico pane e marmellata. D’altra parte -sottolinea ancora la Cia- con la crisi, la crescente disoccupazione e un Natale all’insegna del risparmio, le famiglie avevano la necessità di tagliare i costi anche per la spesa: le difficoltà economiche, il calo del potere d’acquisto degli stipendi e l’aumento degli oneri fiscali, hanno quindi contribuito ad invertire la tendenza “sprecona” degli italiani portandoli a scoprire l’importanza di riciclare gli avanzi.
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