“La norma che prevede il doppio stabilimento per i produttori della Mozzarella di Bufala Dop rischia di distruggere l’intero comparto e di avvantaggiare le multinazionali che producono formaggi freschi di qualita’ inferiore e le industrie della grande distribuzione”. A dichiararlo è il direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop Antonio Lucisano contro la decisione del Governo di non abrogare ma di prorogare al 31 dicembre 2014 l’entrata in vigore la norma della legge 205/2008 che obbliga i produttori della mozzarella di bufala campana Dop a dotarsi di un ulteriore e specifico stabilimento dedicato esclusivamente alla produzione dell’"oro bianco" Dop. La proroga e’ stata inserita dal Governo nel recente "Decreto Milleproroghe".
La controproposta del Consorzio – Secondo il Consorzio, le posizioni espresse da alcuni politici, anche meridionali, e le richieste, come quelle dell’eurodeputato Aldo Patriciello (Fi) alla Commissione Europea, di commissariare il Consorzio, "sembrano voler fare l’interesse di queste grandi societa’ piuttosto che quello dei consumatori e di un comparto che crea lavoro per oltre 15.000 addetti". "La mozzarella di bufala campana Dop – dice Lucisano – e’ il prodotto fresco piu’ tutelato in Europa ma se dovesse passare definitivamente questa legge, voluta dall’ex ministro leghista Luca Zaia, molti produttori sceglieranno di non produrre Dop ma altri tipi di mozzarella. E soprattutto – aggiunge Lucisano – per gli allevatori di bufale campane sara’ un dramma". Da oltre un anno il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Dop propone di introdurre una norma "semplicissima che superi la legge 205, obbligando – spiega Lucisano – i produttori ad acquistare solo latte di bufala dop, cosi’ come avviene per il Parmigiano Reggiano dove i produttori possono usare solo latte certificato per la produzione. In tal modo i consumatori sarebbero tutelati e sarebbe inutile creare un altro stabilimento". Altra proposta avanzata da Lucisano riguarda il disciplinare di produzione fermo da due anni alla Regione Campania. "E’ necessario eliminare il vincolo delle 60 ore per la trasformazione del latte di bufala in formaggio – afferma Lucisano – perche’ molti produttori sono costretti a buttarlo senza poter ricavare altri prodotti. Serve un maggiore buon senso e soprattutto – conclude Lucisano – la volonta’ politica che, invece, sembra mancare".