Anche Google investe sul “made in Italy” e lo fa con un progetto ambizioso che non solo può dare più visibilità ai prodotti agroalimentari che rappresentano l’eccellenza del Paese, ma può aiutare a combattere l’agropirateria internazionale che “scippa” al nostro sistema economico 164 milioni di euro al giorno. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando la presentazione oggi del progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale” realizzato da Google in collaborazione con Unioncamere, Mipaaf, Symbola e Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il progetto di Google – In più, la piattaforma realizzata dal colosso del web può contribuire a traghettare le nostre imprese nell’economia di internet -aggiunge la Cia-. Per il “made in Italy” infatti si tratta di una vetrina incredibile per crescere sui mercati stranieri e incrementare l’export del settore.
Cosa c’è ancora da fare – E’ anche vero però -sottolinea la Cia- che, per sfruttare appieno le potenzialità di internet come volano di sviluppo, bisogna colmare al più presto possibile i ritardi dell’Italia sulla banda larga. Nelle aree rurali soltanto il 17 per cento degli abitanti può contare su una connessione costante e di qualità, contro l’89 per cento delle aree urbane. E questa carenza di infrastrutture tecnologiche “pesa” sulle aziende agricole: oggi infatti le imprese informatizzate del settore primario sono circa 61mila, solo il 3,8 per cento del totale.
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