Progetto Fuoco al via. In Italia filiera biomasse legnose vale 5 mld di euro

Dal bosco al camino. Da mercoledì 19 a domenica 23 febbraio, con Progetto Fuoco, Verona torna punto di riferimento mondiale per tutta la filiera del riscaldamento che utilizza come combustibile le biomasse legnose. Un comparto che in Italia, da chi taglia la legna fino a chi produce caminetti, stufe e caldaie o fa manutenzione, dà lavoro a 34.600 addetti, con 13.600 aziende che  fatturano oltre 5 miliardi di euro (dati Aiel-Associazione Italiana energie agroforestali).  La 9ª edizione della mostra biennale internazionale di impianti ed attrezzature per la produzione di calore ed energie dalla combustione di legna è stata presentata oggi a Veronafiere dal vice presidente vicario di Veronafiere, Damiano Berzacola  e dal direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, insieme al presidente di Aiel-Associazione italiana  energie agroforestali, Marino Berton, al presidente di Piemmeti Spa, Ado Rebuli e al direttore del dipartimento Tesaf-Territorio e sistemi agro forestali dell’Università di Padova, Raffaele Cavalli.
Un sistema di riscaldamento più economico e soprattutto eco-sostenibile rispetto ai combustibili tradizionali, come sottolinea il vice presidente vicario di Veronafiere, Damiano Berzacola: «Grazie agli impianti a biomasse legnose, nel 2013 sono stati immessi nell’atmosfera 25 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno rispetto al consumo equivalente di combustibili fossili. Veronafiere è stata tra i primi ad intuire il grande potenziale legato alla filiera green, puntando su manifestazioni come Progetto Fuoco, Smart Energy Expo e il salone delle bioenergie all’interno di Fieragricola». 
Una rassegna divenuta leader mondiale del settore con una forte presenza internazionale, come conferma il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani: «A questa edizione, che registra un padiglione espositivo in più su quella del 2012,  partecipano 653 espositori dei quali  248 stranieri, pari al 33% del totale, in rappresentanza di ben 36 Paesi. Siamo soddisfatti anche dal punto di vista dell’incoming, con buyer e delegazioni commerciali attese sia dai Paesi dell’Est Europa, sia dal Medio Oriente, dagli Stati Uniti e dal Giappone. Ancora una volta Veronafiere dimostra la propria capacità di essere una piattaforma dedicata all’internazionalizzazione del business».

Incontro – Progetto Fuoco rappresenta un momento di incontro tra stakeholder, aziende e operatori specializzati da tutto il mondo, dove fare business, ma anche scoprire le ultime innovazioni del settore.
L’Italia, infatti, è il primo consumatore e importatore mondiale di legna da ardere per il riscaldamento domestico: nel 2013 le tonnellate di pellet bruciate nei camini e nelle stufe degli italiani hanno superato i 2,5 milioni. Un trend in continuo aumento se si pensa che nel 2000 il consumo era di appena 50mila tonnellate. Oggi sono più di cinque milioni le famiglie del Paese che scelgono la legna per riscaldare la propria abitazione. A testimonianza  della continua crescita del settore sono gli stessi numeri che caratterizzano questa 9ª edizione di Progetto Fuoco, con più di 2.000 tra caminetti stufe e caldaie in mostra all’interno di sei padiglioni, senza dimenticare le ultime novità nel campo delle tecnologie e dei macchinari per il taglio della legna e la produzione di pellet e cippato. «Rispetto alla precedente edizione, le aziende partecipanti sono aumentate del 20%, toccando le 653 presenze da tutto il mondo, per una superficie espositiva totale di più di 85mila metri quadrati»  fa sapere Ado Rebuli, presidente di Piemmeti Spa, società organizzatrice della rassegna, partecipata al 70% da Veronafiere. «Progetto Fuoco è l’evento mondiale di riferimento per il comparto – sottolinea il presidente di Aiel, Marino Berton – perché è l’unico che rappresenta la filiera delle biomasse legnose in maniera trasversale, dal bosco fino alla stufa. In fiera si possono trovare tutte le soluzioni all’avanguardia, dai caminetti di design con filtri di ultima generazione per ridurre al minimo le emissioni, fino alle app per controllare la caldaia di casa grazie ad uno smartphone». Parte integrante della fiera è  lo spazio dedicato alla convegnistica e alla formazione: ancora più ricco con oltre 80 appuntamenti in calendario tra workshop, seminari e corsi di aggiornamento professionale organizzati da Aiel e Anfus-Associazione nazionale fumisti e spazzacamini. Protagonista dal 2002, torna anche il dipartimento Territorio e sistemi agro forestali dell’Università degli Studi di Padova: «Il mondo della ricerca – dichiara il direttore Raffaele Cavalli – è per sua natura vicino ad un settore come quello dell’energia da biomasse, caratterizzato da una spiccata innovazione. Oltre alla tecnologia, per il futuro del comparto serve però anche uno studio sull’utilizzo razionale del patrimonio forestale nazionale, raddoppiato fino a 10,4 milioni di ettari negli ultimi 50 anni». 

 
 

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