Apre oggi Benvenuto Brunello, la manifestazione che ogni anno riunisce nel Chiostro del Museo di Montalcino i produttori che presentano le annate appena lanciate sul mercato (Brunello 2009, Riserva 2008, Rosso 2012, Moscadello e Sant’Antimo) e quella appena vendemmiata (2013), cui domani saranno conferite le stelle nella nuova cornice della Chiesa di Sant’Agostino. «Per le sue caratteristiche – commenta il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – il 2009 è un Brunello elegante, piacevole e con tannini morbidi, adatto a rispondere alle richieste di un mercato che si rivolge sempre più alla qualità. I produttori sono stati abili nel garantire all’annata le caratteristiche che rendono il Brunello unico e riconosciuto in tutto il mondo, indipendentemente dal decorso stagionale, sicuramente non facile».
Osservatori – Per Jeff Porter, Wine Director dei ristoranti di Joe e Lidia Bastianich Babbo e Del Posto di New York, che ha assaggiato l’annata 2009 nell’anteprima americana di Benvenuto Brunello, "il Brunello 2009 è stravaganza …”. Joel Mack del blog Vintrospective, la descrive così: “vini generalmente aperti, generosi e pronti da bere”. Per il sommelier Tim Rawding di Altamarea Group, che riunisce ristoranti come Marea, ai Fiori, Costata, Ristorante Morini, Osteria Morini e altri, "è importante degustare questi vini insieme ai cibi, specialmente se si assaggiano diverse annate in breve tempo”. Quest’anno Benvenuto Brunello allarga i propri orizzonti e raggiunge tutta l’Italia, grazie l’iniziativa realizzata dal Consorzio e Eataly, la catena di ristoranti di eccellenza creata ad Alba da Oscar Farinetti. A partire da oggi, infatti, il Brunello 2009 sarà in degustazione presso i ristoranti Eataly di Firenze, Roma, Torino, Pinerolo, Bari, Genova e Bologna. L’iniziativa, che durerà fino al 28 febbraio, consentirà a tutti gli avventori e appassionati dell’enologia di qualità di degustare il Brunello di Montalcino 2009.
Il 2013 è stato un anno importante per il territorio di Montalcino – L’export è cresciuto ulteriormente rispetto all’anno scorso, passato dal 65% del 2012 al 67% nel 2013. La quota più importante è rappresentata ancora dagli USA, passati dal 25% al 28%, seguiti dai mercati asiatici (15%) e dal centro America (Brasile, Messico, Panama, Venezuela ecc.), che rappresenta circa il 10% del totale esportato. In crescita anche il giro d’affari del settore enoturistico a Montalcino (ristoranti, alberghi, enoteche, ecc.), che ha chiuso il 2013 registrando un +5%, passando dai 29 milioni di euro del 2012 agli oltre 30 milioni nel 2013. Un dato importante per il territorio resta quello della quota di vino acquistata direttamente in azienda, consumato nei locali di Montalcino o comprato nelle enoteche, che si attesta anche quest’anno al 18%. Si tratta di uno tra i migliori risultati del mercato enologico italiano. Un leggero calo si è avuto nella produzione, che si è fermata nel 2013 a 12.730.000 bottiglie: 8.100.000 di Brunello (- 12%), 4.300.000 di Rosso (-4%), 40.000 di Moscadello (stabile rispetto al 2012) e 290.000 di Sant’Antimo (-19%).
Fatturato – La minore produzione ha inciso di un solo punto percentuale sul fatturato complessivo delle aziende di Montalcino, che nel 2013 si è attestato a 165 milioni di euro, contro i 167 milioni dello scorso anno. Le capacità dei produttori ilcinesi maturate in oltre un secolo di attività hanno consentito di creare e consolidare un modello, a garanzia dell’elevatissimo standard qualitativo del Brunello, fatto di equilibrio e rispetto per il territorio, capacità di fare scelte coraggiose, come ad esempio quella della riduzione delle rese a beneficio della qualità, e volontà di investire sul territorio. «A Montalcino agricoltori e produttori sono divenuti col tempo imprenditori con una forte vocazione internazionale – ha commentato il Presidente Fabrizio Bindocci – capaci di reinvestire sul territorio le risorse realizzate in anni di lavoro. Ciò ha fatto sì che le aziende, molte delle quali guidate da giovani imprenditori, abbiano investito nelle strutture produttive, si siano dotate di strutture per l’accoglienza dei turisti, e quindi nei servizi. Questo processo ha creato un circolo virtuoso che si sta trasformando in un’industria turistica di alto livello».
Lo confermano i dati – Nel 2013 si è registrato un incremento del 6% rispetto all’anno scorso delle presenze di turisti a Montalcino, sia italiani sia stranieri, nel periodo compreso tra gennaio e agosto. Gli oltre 65 mila turisti che hanno visitato la patria del Brunello nel 2013 hanno alloggiato in strutture alberghiere ed extra alberghiere (ostelli, affittacamere ecc.). A incidere maggiormente sulla crescita sono stati soprattutto gli arrivi stranieri (e in particolare da USA, UK, Germania, Brasile, Belgio, Francia, Canada, ecc.), circa 3000 in più rispetto al 2012. A questi si devono aggiungere gli oltre 14 mila turisti che hanno scelto di soggiornare in agriturismo, a stretto contatto con le cantine e i produttori del grande rosso toscano. Rispetto al 2012, oltre il 60% di turisti italiani ha infatti preferito le strutture agrituristiche ai più tradizionali alberghi.
Programma – Per domani, oltre alle degustazioni, l’appuntamento è alle 11 presso la Chiesa di Sant’Agostino di Montalcino per l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2013, la posa della piastrella celebrativa dell’annata 2013, apposta come da tradizione sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino, e l’assegnazione dei premi Leccio d’Oro 2014, consegnati come ogni anno dal Consorzio a quei locali, in Italia e all’estero, che hanno la Carta dei Vini con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello e degli altri vini di Montalcino.