L’appuntamento da non mancare è dall’8 all’11 maggio a Veronafiere per la 29^ edizione di Samoter, Salone internazionale triennale dedicato alle macchine da movimento terra, da cantiere e per l’edilizia (www.samoter.com). La rassegna, nata nel 1964 a Verona, sarà affiancata anche da Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per produzioni stradali, sicurezza e infrastrutture (www.asphaltica.it).
In vista dell’edizione di maggio, il 17 marzo a Veronafiere, è previsto un incontro con le Associazioni di categoria e aziende da loro rappresentate per definire insieme, alla luce della perdurante e pesante crisi che ha colpito questo comparto, la proposta complessiva e il profilo distintivo della 29^ edizione di Samoter e di Asphaltica, in modo da garantire il migliore dei risultati possibili per quanti saranno presenti e continuano fermamente a credere nella necessità che Il Paese abbia una propria rappresentazione organica del settore necessaria all’ammodernamento e alla realizzazione delle grandi infrastrutture.
In tal senso Samoter rappresenterà anche l’occasione per un confronto tra il settore e il governo, in particolare con i ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti e delle Politiche Agricole per identificare misure incisive volte a favorire lo sviluppo del comparto.
Settore – «Se di crisi si deve parlare , è doveroso al contempo illuminare ed illustrare anche la capacità di risposta che le imprese offrono per la creazione di una rete infrastrutturale che renda credibile e soprattutto reale competitività dei sistemi viari, di collegamenti e di manutenzione ambientale. Noi organizziamo rassegne al servizio del Paese, rassegne necessarie al sistema imprese, grandi medie e piccole che spesso garantiscono eccellenti soluzioni e innovazioni. Le fiere non si fanno solo per cavalcare mercati maturi, ma anche per predisporre strumenti di ripresa e di rilancio», sottolinea il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, nel precisare l’obiettivo dell’incontro. Nel corso del confronto con associazioni di categoria e imprese, saranno pertanto dettagliati gli ultimi step di investimenti per l’incoming, che prevedono ad oggi delegazioni di operatori sia dal mercato interno, sia da Iran, Qatar, Arabia Saudita, Turchia, Kurdistan, Russia, Paesi Balcanici, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Norvegia, Romania, Polonia, Stati Uniti d’America, Brasile, Sud Africa, dalle repubbliche ex sovietiche e dall’area del Mediterraneo.