Presentato oggi a Caserta il fondamentale accordo tra Confindustria, Confagricoltura, Cia e Coldiretti provinciali sul tema della tracciabilità del latte bufalino e sul rilancio dell’intero comparto. “Un accordo che ha valenza locale in un territorio in cui si produce circa il 60% della Mozzarella Dop, ma anche generale per tutto l’areale produttivo del prodotto a denominazione di origine. Un’intesa che ci lascia soddisfatti e che premia gli sforzi sindacali profusi da Confagricoltura Caserta”, osserva il suo presidente Raffaele Puoti.
Da cinque anni – “L’accordo – pone in evidenza Puoti – recepisce per intero le istanze che da circa cinque anni Confagricoltura sottopone a tutte le parti: obbligo, su base nazionale, di un sistema gratuito di tracciabilità; norma interpretativa autentica che consenta ai caseifici – che si riforniscono solamente di latte bufalino dell’areale DOP tracciato e, quindi, non di latte di bufala proveniente da aree non DOP e di altra specie animale – di produrre, in un unico stabilimento, mozzarella DOP e qualunque altro formaggio o preparato alimentare derivato dal latte di bufala”. “Ritengo importante sottolineare – aggiunge Puoti – quanto concordato tra le parti e cioè l’impegno alla partecipazione al sistema di tracciabilità di filiera quale condizione obbligatoria per la sottoscrizione dei contratti di somministrazione in essere e futuri”.
Filiera concorde – “Finalmente – dichiara il presidente nazionale della Sezione Allevamenti Bufalini Ernesto Buondonno – tutta la filiera è d’accordo con quanto da noi sempre ribadito. Oggi nessuno ha più scuse per ostacolare il processo di rafforzamento della filiera bufalina e garantire ai consumatori un prodotto sempre più di qualità. E si auspica una proficua sinergia con tutti gli attori che, direttamente ed indirettamente, concorrono alla filiera, primo fra tutti il Consorzio di Tutela. E’ proprio il Consorzio di Tutela – continua Buondonno – a dover manifestare un incondizionato plauso all’accordo sottoscritto, vista la sua funzione di promozione e vigilanza sulla mozzarella”. “Questo – conclude il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi – è un momento importante che può significare la vera rinascita del settore in termini economici e, aspetto non secondario, in termini di immagine per un pubblico di consumatori sempre più esigenti, sempre più informati e disposti a non farsi fuorviare da campagne di stampa allarmistiche e non sempre fondate su riscontri oggettivi”.