"La gestione della vegetazione di sponda dei corsi d’acqua: aspetti colturali, ambientali e opportunità di valorizzazione": questo il tema del convegno che si è svolto oggi a Firenze a palazzo Medici Riccardi su iniziativa dell’assessorato all’agricoltura e foreste della Regione Toscana. Il convegno è stato l’occasione per presentare i risultati del progetto GESPO (gestione della vegetazione di sponda secondo criteri di sostenibilità ecologica e ambientale) e per distribuire il volume contenente le "Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d’acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica", predisposta nell’ambito del progetto medesimo. L’iniziativa è stata inoltre l’occasione per presentare una serie di interventi di docenti universitari ed esperti e di rappresentanti di istituzioni scientifiche ed enti (consorzi di bonifica, province, unioni comuni) e organizzazioni professionali agricole, sul tema del dissesto idrogeologico e degli interventi da realizzare sulla vegetazione che cresce sulle rive dei corsi d’acqua. "In un quadro di crescente fragilità del territorio rurale dal punto di vista idrogeologico per il verificarsi di fenomeni piovosi di forte intensità e di cambiamenti climatici – è stato sottolineato – diventa strategica l’attività di gestione e manutenzione del territorio agro-forestale a cura degli enti gestori della rete idrografica minore e il ruolo di presidio delle imprese agricole. In questo contesto si è inserito il progetto GESPO – Gestione della vegetazione di sponda secondo criteri di sostenibilità ecologica ed ambientale, attivato nel 2009 dalla Regione Toscana d’intesa con la Provincia di Firenze, su richiesta dell’allora Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, e realizzato con il coordinamento scientifico dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali e la partecipazione del CNR-IVALSA."
Obiettivi – Il convegno ha permesso di esaminare le varie tematiche relative agli interventi di manutenzione della vegetazione di sponda, necessari per la riduzione del rischio idraulico, affrontandoli anche dal punto di vista della compatibilità economica e di quella ambientale per la presenza di molte specie animali e vegetali che vivono in questi ambienti. Le linee guida presentate rappresentano un contributo alla modernizzazione e razionalizzazione di questa attività di gestione del territorio, anche alla luce delle opportunità offerte dalla meccanizzazione forestale e dal mercato delle biomasse legnose e si avvalgono anche delle evidenze sperimentali di un caso di "studio", realizzato in un tratto del torrente Marinella presso la frazione di Legri nel comune di Calenzano (Firenze), nel territorio del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina. La pubblicazione, scaricabile anche da internet, sarà particolarmente utile ai consorzi di bonifica, alle unioni di comuni e alle province, enti competenti della gestione della rete idrografica minore.