Peperoncini coltivati nel balcone, crescono gli appassionati

Trionfo del peperoncino all’inaugurazione di "Ipse Dixit", la delegazione romana dell’Accademia Nazionale del Peperoncino di Diamante, la novantaduesima  in Italia. Nelle parole del Presidente dell’Accademia, prof Franco Monaco il compiacimento per la serata ma anche la constatazione che attorno alla cultura, inizialmente tutta calabrese, del  peperoncino, si è creata un’attenzione globale. Ipse Dixit, ne è la riprova, alla serata d’apertura organizzata dal dott. Antonio Bartalotta, presidente della nuova delegazione erano presenti più di 160 persone molte delle quali di origine calabrese, ma anche tantissime attirate semplicemente dal curiosità di saperne di piu’ sul Peperoncino. E, di questo si è parlato raccontando le sue virtù salutistiche e gastronomiche. Il dr. Antonio Ferro, medico chirurgo, specialista in odontoiatria, ha citato le proprietà della “capsaicina” nella cura della così detta “sindrome della bocca infuocata”. Di peperoncino e cultura invece hanno parlato la dott.ssa Ersilia Amatruda, Dirigente alla Presidenza della Regione Calabria e il  prof. Salvemini, direttore responsabile del periodico “L’Attualità”. Particolarmente gradito è stato l’omaggio a tutti i presenti di una pianta di peperoncino offerto dall’Azienda Di Meo Remo di Nettuno con utili indicazioni sulla loro coltivazione. La coltivazione sul terrazzo o sul balcone, un modo nuovo percepire il sapore del peperoncino derivato dalla possibilità di coglierlo fresco dalla pianta accudita con le nostre mani. Una possibilità tutt’altro che remota in quanto si possono acquistare delle pianticelle e  porle in vasconi con riserva d’acqua tipo Horto Hobby, oppure nei vasi normali che si trovano ovunque aggiungendo qualche buon consiglio tratto dal sito www.dimeoremo.it nella pagina Di Meo’s chily pepper plants. Tra  i suggerimenti più importanti che si potranno trovare nel sito c’è la scelta del vaso, che deve essere grande. Meglio esagerare che limitarne la dimensione, perché un contenitore capiente metterà al riparo la pianta  dalle eventuali disattenzioni nell’annaffiatura. Il terriccio deve essere sciolto, permeabile e possibilmente posto su uno strato drenante di argilla espansa messo sul fondo del vaso. Nel caso fosse troppo compatto non si deve esitare a miscelarlo con argilla espansa o con sabbia affinché dreni bene l’acqua  dell’ l’annaffiatura. Il peperoncino soffre moltissimo il ristagni idrici. La pianticella va  messa a dimora tenendo il "colletto" (la base del fusto), ben sollevato rispetto al livello del terreno per evitare l’insorgere di malattie fungine (mal del piede). Fondamentale è infine la disposizione del vaso in un luogo riparato dal vento ma esposto al sole diretto almeno per 6 ore al giorno. Indispensabile è annaffiare tutti i giorni ricordando che la possibilità di "morir sete" vale per gli uomini ma anche per le piante.

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