Nel 2013, l’Italia ha esportato vini e mosti per un valore complessivo di 5 miliardi 39 milioni di euro. Di questi, un miliardo 587 milioni, pari al 31,5 per cento del totale sono stati generati dagli operatori del Veneto, regione che vende all’estero una quantità di vini e mosti superiore al 60 per cento della sua produzione. Anche lo scorso anno dunque – afferma l’assessore regionale al commercio con l’estero – il Veneto ha confermato e consolidato il suo primo posto in questa particolare classifica, con una ulteriore crescita del 10 per cento rispetto al 2012 a fronte di una crescita generale italiana del 7,3. Il perché di questo risultato è in una vitivinicoltura che ha saputo consolidare e accrescere qualità e innovazione nella tradizione, valorizzando il territorio e tutte le sue potenzialità. Per chiarire come si posizionano i vini del Veneto nel mercato mondiale, del quale produce il 3,2 per cento del totale, basta raffrontare i dati delle top five delle regioni italiane esportatrici. Dietro il Veneto si collocano, nell’ordine: il Piemonte (con un valore di vini e mostri esportati di 969 milioni di euro, pari al 19,2 per cento del totale italiano e con una crescita del 9,2 per cento sul 2012); la Toscana (747 milioni di euro, il 14,8 per cento del totale, +6,3 sull’anno precedente); il Trentino Alto Adige (quasi 477 milioni di euro, 9,5 del totale, + 5,8 per cento sul 2012); l’Emilia Romagna (con circa 388 milioni di valore, il 7,7 per cento del totale nazionale, + 9,8 per cento).
Lo scorso anno i viticoltori veneti hanno prodotto uva dalla quale ottenere oltre 8 milioni 989 mila ettolitri di vino, che si esprimono per circa il 97 per cento in un quadro qualitativo che vede la presenza di 28 DOC, 14 vini a DOCG e 10 IGT. I vini DOC e DOCG fanno la parte del leone – fa presente l’assessore regionale – con quasi 4 milioni 218 mila ettolitri, dei quali oltre 3,306 milioni di vini bianchi e più di 911 mila ettolitri di vini rossi e rosati. La tipicità è palpabile, se si pensa che le prime 6 DOC, per una quantità pari al 87,9 per cento di tutti i vini a denominazione, sono: Prosecco, Valpolicella, Conegliano Valdobbiadene, Soave, Bardolino, Custoza. E ai vini possiamo aggiungere la grappa, distillato “made in Italy” per eccellenza, della quale il Veneto è il maggior produttore con il 37 per cento del totale nazionale.
Di questa realtà Vinitaly sarà la vetrina più importante, con due interi padiglioni dedicati interamente alle aziende regionali, molte altre delle quali sono anche in altri padiglioni, e uno spazio istituzionale nel Padiglione 4, settori D4 E4.
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