Sequestri significativi di vino, conserve, olio, aceto e latte da parte dei Nuclei Antifrodi Carabinieri durante l’azione di contrasto svolta nel 2013 all’agropirateria e al falso ”made in italy”. Nel corso del 2013 durante le principali attività di controllo sulla filiera agroalimentare sono state sequestrate 9.308 tonnellate di vino non conforme ai disciplinari di produzione, non tracciato e, in alcuni casi, risultato adulterato con varie sostanze non consentite, acqua ed etanolo. In particolare nel periodo natalizio, chiarisce una nota dei Nac, sono stati ritirati dal mercato 37.000 ettolitri di vino sfuso e 150.000 bottiglie di vino spumante adulterato che stava per essere immesso in circolazione proprio durante le festività peraltro insieme ad un circuito illegale di falso ”champagne”.
Violazione di norme su etichettatura e tracciabilità – Tra i sequestri anche 137 tonnellate di produzioni conserviere e 7 tonnellate di prodotti ortofrutticoli per violazioni alle norme su etichettatura, tracciabilità e indebita evocazione di marchi dop/igp e biologico insieme a 14 tonnellate di olio extravergine d’oliva risultato contraffatto e prodotto in violazione delle norme su etichettatura e tracciabilità. A questi si aggiungono 1.050 ettolitri di falso aceto biologico, risultato invece non conforme ai disciplinari di produzione.
Falsi dop e igp – Sono 12 le tonnellate sequestrate dai Nac di latte vaccino e bufalino privo di tracciabilità ed altre 64 tonnellate di prodotti lattiero-caseari irregolari. Alle analisi di laboratorio alcuni campioni sono risultati positivi anche alla ”furosina”, elemento indicatore della introduzione di latte in polvere o comunque non conforme ai disciplinari dei prodotti di qualità. Ben 7 le tonnellate di paste alimentari lavorate ed altri preparati alimentari con indebite evocazioni di marchi dop/igp. Per quanto riguarda il falso made in Italy, tra i circuiti illegali più insidiosi i controlli dei Nac hanno individuato la commercializzazione di salumi calabresi a marchio Dop, in realtà risultati prodotti con carni olandesi; un circuito di vendita nei duty free aeroportuali di prosciutti con denominazioni nazionali ed evocazioni del tricolore, in realta’ prodotti con carni provenienti dalla Germania. A questi si aggiunge anche la commercializzazione come ”prodotto locale di eccellenza” di falso tonno di mattanza nazionale in olio extravergine, in realtà risultato importato da Malta e conservato in olio raffinato e alcuni circuiti di vendita di carni e prodotti ortofrutticoli etichettati di origine italiana, in realtà provenienti dalla Francia.
Sequestri di falso made in Italy all’estero – Sul circuito del Falso made in Italy all’estero, i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno segnalato alla rete di cooperazione internazionale di polizia settanta tipologie di prodotti contraffatti e falsamente evocanti marchi nazionali di qualità tra cui i vini, formaggi Dop, falso aceto balsamico Igp ed altri prodotti contraffatti venduti anche sul web. Un risultato importante nel 2013 è’ stato ottenuto in Gran Bretagna dove è stato imposto il definitivo blocco della commercializzazione dei ”wine-kit”, prodotti liofilizzati ottenuti con estratto di mosto posti in vendita in improbabili ”kit di autoproduzione” etichettati con noti marchi di vini nazionali. Un nuovo circuito di contraffazione del made in Italy e’ stato individuato invece in Nuova Zelanda, Australia e Canada riguardante i ”Cheese kit”, confezioni contenenti anche in questo caso kit di autoproduzione che pretendono di replicare prodotti caseari tipici italiani, come la mozzarella, l’Asiago e la ricotta commercializzati anche sul web con accattivanti confezioni richiamanti l’italianità e l’originalità dei prodotti (ricorrente e’ il richiamo al tricolore e alla denominazione ”Italian Cheese”).