Tre giorni tra assaggi di prodotti, wine tour e la “Cena a Palazzo” in uno dei luoghi più suggestivi delle terre di Siena. Tra le novità assolute le “degustazioni al buio”. Dal 25 al 27 aprile a San Quirico, l’Orcia, una delle più ambiziose fra le denominazioni italiane accoglie gli appassionati di vino e di paesaggio. Nel cuore della Val d’Orcia, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, al via l’appuntamento con la V edizione dell’Orcia Wine Festival, mostra mercato organizzata dal Comune e Consorzio del vino Orcia.
L’evento – Tra San Quirico d’Orcia, salotto del medioevo toscano e Bagno Vignoni, l’unico centro termale medioevale ancora intatto i turisti incontreranno per strada – l’antica Via Francigena – attori in abiti antichi che parlano di vino e i drappi delle bandiere dei Quartieri della Festa del Barbarossa. Nelle vetrine del centro storico saranno esposte le bottiglie dell’Orcia Doc mentre nello splendido Palazzo Chigi (XVII secolo) sarà possibile acquistare vini e assaggiare formaggi, salumi e altre produzioni di eccellenza del territorio. E ancora, all’interno delle sale affrescate del palazzo la degustazione dei vini Orcia spiegati e serviti dai produttori in persona.
Le degustazioni tecniche – ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, propone tre tipi di degustazioni: “Pillole di vino” per chi vuole imparare le nozioni base dell’assaggio, per capire i segreti della maturazione in botte e le “degustazioni al buio ”. Novità assolute della manifestazione consistono in assaggi con gli occhi bendati usando bicchieri diversi, con vini a temperature diverse e in abbinamento a musica e cibi tipici. La multisensorialità esaltata dal buio per capire come, senza la vista, gli altri sensi amplificano i loro effetti stimolando sensazioni e emozioni fortissime. Un modo per conoscere il vino e il proprio corpo ma anche per sentirsi più vicini a chi non vede. Una degustazione solidale dunque che sarà guidata dal pro presidente Nazionale ONAV Vito Intini e realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Siena.
Visite in cantina – L’Orcia Wine Festival offre anche l’opportunità di tour di mezza giornata, in bus, nelle cantine per visite e assaggi. Accanto ai vigneti i visitatori troveranno i belvedere del progetto “Orcia il vino più bello del mondo”. Un progetto cofinanziato dalla Regione Toscana- Toscana Promozione, che propone un modo nuovo per l’osservazione del paesaggio del vino. A Bagno Vignoni, inoltre venerdì 25 e sabato 26 aprile, al tramonto, “Aperivinum” nel loggiato dell’antica vasca di acqua termale ancora con i produttori dell’Orcia che servono e spiegano le loro bottiglie.
Cena a Palazzo – Il 26 aprile, invece, “Cena a Palazzo”, un momento di convivialità che fa incontrare chi vive in Val d’Orcia in modo permanente con chi ammira questo territorio e vi abita solo per qualche giorno. Sotto le volte affrescate con rappresentazioni mitologiche saranno serviti i piatti della tradizione locale in abbinamento ai vini Orcia.
Trekking e auto d’epoca – Non solo vino e non solo centri storici nel ponte del 25 aprile ma anche sport all’aria aperta. Nel Comune di San Quirico d’Orcia ci sono 300 km di percorsi di trekking segnalati da cartelli e nel web. E per gli amanti del gran fondo c’è la Tuscany Crossing in Val d’Orcia 100 km. Una corsa su strade bianche e sentieri del Parco Artistico e Culturale della Val d’Orcia, Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco con partenza e arrivo a Castiglion d’Orcia e un tempo massimo di percorrenza di 24 ore (dislivello 2800D+). Un tocco glamour con “Aspettando le 1.000 Miglia” con il Club di Auto e moto d’epoca della Toscana che si fermeranno davanti a Palazzo Chigi per offrire agli equipaggi una sosta golosa con i vini dell’Orcia e per offrire agli appassionati l’opportunità di vedere da vicino delle auto leggendarie. Infine un tocco di internazionalità: 30 immagini di “Extempore fotografica Cittanova-Mostra itinerante gastronomica” che mostreranno la cultura materiale istriana.
I vini Orcia – Proprio a San Quirico d’Orcia nel ’96 le aziende richiesero l’Indicazione geografica tipica (Igt) per valorizzare le produzioni locali; e nel 2000 per loro arrivò la Doc con la denominazione Orcia. Dieci anni dopo, quindi, nacque l’Orcia Wine Festival – che potrà avvalersi delle collaborazioni di Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), della Provincia di Siena, della Regione Toscana e del patrocinio del Ministero per lo sviluppo economico e del Ministero per l’agricoltura.