Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata sequestrata, nella notte a Salerno, una cisterna di olio spagnolo priva dei documenti di trasporto e quindi soggetta al rischio del cambio di origine del prodotto. Il sequestro è stato effettuato grazie a un’operazione, iniziata nella tarda serata di ieri e in corso di svolgimento ancora in queste ore presso alcuni dei principali porti italiani, condotta da circa quaranta tra ispettori dall’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) e militari del Corpo delle Capitanerie di porto. Operazione che si inserisce nell’ambito di una più ampia azione avviata per la verifica della qualità degli oli di oliva, di origine comunitaria ed extracomunitaria, introdotti nel territorio nazionale.
Irregolarità – Le attività, programmate anche per i prossimi giorni, consentiranno il controllo di oltre 1000 tonnellate di olio con l’intento di accertare la regolarità delle transazioni e di monitorare il livello qualitativo del prodotto, anche mediante prelevamento di campioni direttamente dalle autocisterne che viaggiano su nave. L’operazione dei due organi di controllo del Ministero è svolta nel quadro dello specifico Protocollo d’Intesa tra l’ICQRF e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, volto a favorire scambi di dati e informazioni concernenti i trasporti marittimi di prodotti agroalimentari, utili per favorire un regime di controllo selettivo e più efficace. Anche grazie a tale Protocollo, nel corso del 2013 e nei primi mesi dell’anno in corso, l’ICQRF ha sottoposto a sequestro olio falsamente dichiarato extravergine di oliva per un valore complessivo di circa 4 milioni di Euro. "Continueremo in questa direzione – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – sul versante della lotta alla contraffazione e della repressione delle frodi. Il Ministero, grazie alla collaborazione fra i suoi organi di controllo, mette in campo tutte le energie disponibili per contrastare la concorrenza sleale, a tutela delle produzioni nazionali e dei consumatori che devono essere certi dell’origine e della qualità degli alimenti che acquistano".