Il Congresso mondiale degli agronomi a Milano in occasione di Expo 2015; il lavoro quotidiano per la qualità e per la sicurezza alimentare come espressione dei singoli territori italiani; la semplificazione burocratica e la direttiva qualifiche. Sono stati solo alcuni dei temi illustrati dal presidente CONAF Andrea Sisti, al viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero, che è intervenuto all’assemblea dei presidenti degli Ordini territoriali che si è svolta a Roma. «Rinnoviamo la disponibilità dei nostri iscritti in tutta Italia – ha sottolineato Sisti – ad una piena collaborazione con il Ministero, la nostra professionalità è al servizio del Paese».
Sinergia Mipaaf – «Grande attenzione da parte del Ministero per la vostra attività – ha detto il viceministro Olivero -. L’agricoltura è un settore in crescita che ha bisogno sempre più di alta professionalità e voi siete un presidio di questa alta professionalità, per questo dobbiamo lavorare ancor più in maniera sinergica». Sul Congresso mondiale: «C’è grande interesse da parte del Mipaaf – ha detto Olivero –, rappresenta una grande occasione all’interno di Expo, che, va ricordato, non sarà una fiera ma una grande opportunità per proporre le nostre idee e presentarle al mondo intero».
Agroalimentare e semplificazione – Sul tema della qualità e sicurezza agroalimentare, il viceministro Olivero ha sottolineato: «La qualità – ha detto – non nasce da una generica tradizione, ma grazie ad un lavoro costante e attento che porta la qualità ai massimi livelli. Oltre ai prodotti, è il territorio che ci rende competitivi, un territorio di eccellenza che produce eccellenza in un unico sistema produttivo». E poi il tema della semplificazione: «Il percorso di semplificazione delle norme, inserito in un Collegato della Legge di stabilità – ha concluso -, lo stiamo rilanciando. In questo percorso chiediamo il vostro contributo fatto di professionalità per implementare proposte ed idee che già ci sono. Semplificare non vuol dire diminuire i controlli, ma che questi controlli siano mirati, e appunto, semplificati»