Agrinsieme condivide la richiesta dell’assessore Nardoni e degli altri colleghi assessori regionali di riconsiderare la proposta presentata ieri all’incontro relativa ai pagamenti accoppiati a valere della riforma della PAC “verso il 2020” e di aggiornarla a partire dall’incontro tecnico previsto per la prossima settimana. Il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative italiane ribadisce la necessità di utilizzare fino in fondo le opportunità che i regolamenti comunitari offrono agli Stati membri per fare politiche di settore, usando l’intero budget (15% del massimale finanziario complessivo) a disposizione degli aiuti accoppiati; un’opzione peraltro richiesta dall’Italia nella definizione del regolamento”.
Scelte – “Questa pausa – sostiene Agrinsieme – deve servire per decidere insieme quali sono le scelte più giuste da fare, puntando su una selettività non tra comparti, ma nei comparti, orientando le scelte verso la qualità, le produzioni ad alta intensità di manodopera, l’aggregazione dell’offerta ed il rafforzamento dei sistemi di filiera”. “Deve essere appunto l’occasione – prosegue Agrinsieme – anche per ridiscutere la scelta di impegnare solo il 10 per cento del budget finanziario disponibile, che ieri è sembrata una scelta già acquisita, e non l’intero 15 per cento. Per prendere a chi ha, per dare a chi fa agricoltura nel nostro Paese”. “Su tutti questi aspetti e prima di definire un’intesa importantissima per il futuro della nostra agricoltura, chiediamo ancora una volta – conclude Agrinsieme – di essere consultati per valutare congiuntamente opportunità e rischi di decisioni che vanno assunti in maniera ponderata.”