Crollano del 25,4 per cento le importazioni dalla Russia a marzo ma a diminuire del 13,9 per cento sono anche le esportazioni Made in Italy nel Paese di Putin. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero che evidenzia pesanti effetti delle tensioni provocate dalla situazione in Ucraina nel rapporti commerciali con la Russia anche alla luce delle nuove sanzioni. Nel primo trimestre del 2014 il saldo commerciale con la Russia – sottolinea la Coldiretti – è stato negativo per 1,938 miliardi di euro dopo che nell’intero anno 2013 era risultato negativo per 9,259 miliardi. Nel 2014 si è verificata – precisa la Coldiretti – una sostanziale inversione di tendenza nei rapporti commerciali poiché sono diminuite in misura rilevante sia le importazioni che le esportazioni, che invece erano sempre cresciute nei tre anni precedenti. Se come noto i prodotti minerali russi sono la componente piu’ rilevante nelle importazioni, meccanica, semilavorati vari ed agroalimentare – continua la Coldiretti – salgono sul podio dei prodotti italiani maggiormente esportati in Russia e che probabilmente risentiranno maggiormente delle tensioni nei rapporti. Tra i prodotti agroalimentari italiani i piu’ apprezzati – conclude la Coldiretti – ci sono i vini, gli ortofrutticoli, le carni e la pasta.
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