Promuovere una cultura imprenditoriale orientata all’integrazione e innovazione delle filiere agroindustriali del Lazio, attraverso la modalità aggregativa della rete d’impresa: questo lo scopo dell’accordo di collaborazione regionale siglato oggi, nella sede di Unindustria, dal presidente di Unindustria Maurizio Stirpe, dal presidente di Confagricoltura Lazio Sergio Ricotta, dal presidente di RetImpresa Aldo Bonomi e dal vice presidente di Confagricoltura nazionale con delega alle reti d’impresa Ezio Veggia, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto a livello nazionale da Confagricoltura e RetImpresa Confindustria. Con l’accordo le parti si impegnano a promuovere, valorizzare ed attuare progetti finalizzati ad accrescere il livello di integrazione delle imprese agricole, industriali ed in generale delle filiere agroindustriali, anche attraverso il rapporto con le istituzioni territoriali, contribuendo così a stimolare l’attenzione sul tema e a favorire le iniziative del sistema aziendale.
Sviluppo – “La firma dell’accordo testimonia un altro passo decisivo a supporto delle imprese agroalimentari. Un settore che da sempre, per la nostra Associazione, rappresenta un volano di sviluppo fondamentale per il territorio laziale – commenta Maurizio Stirpe presidente di Unindustria. Unindustria promuove con forza l’aggregazione delle reti d’impresa per le aziende della nostra regione che, ad oggi, raggiungono quota 95 per un totale di 430 realtà coinvolte. Aggregandosi, infatti, le imprese possono contare su una struttura patrimoniale più solida, una riduzione dei costi dovuta alla produzione di economie di scala e un incremento del livello di specializzazione, nonché favorire un effettivo sviluppo dell’economia locale. Questo dDal punto di vista dell’innovazione, inoltre le reti permettono alle imprese di accedere ad una dotazione tecnologica superiore, sia attraverso il patrimonio condiviso da destinare a investimenti in ricerca, sia tramite la possibilità di realizzare trasferimenti tecnologici.”
Accordo – “Con la sottoscrizione della convenzione con Unindustria è stato dato l’avvio concreto a quello che risulta essere per gli agricoltori un’opportunità preziosa – commenta Sergio Ricotta presidente di Confagricoltura Lazio. Le imprese agricole sono più avanti di quanto si creda e sono pronte a investire in progetti di crescita. La sfida è quella di far nascere nuove reti d’impresa. In un mondo complesso e globale si avverte la necessità di nuove relazioni di gruppo, superando le difficoltà individuali. Il modello della rete è perfettamente congeniale al mondo agricolo. Vogliamo sostenere, agevolare e promuovere la creazione di reti di aggregazione tra imprese agricole, sollecitando così anche una ripresa economica per tutto il comparto”.
“Le reti d’impresa offrono la possibilità di mettere insieme competenze di più settori per avere soluzioni integrate ed aumentare la competitività delle aziende – commenta Aldo Bonomi, presidente di RetImpresa. La rete è una strategia di aggregazione innovativa per avere una crescita condivisa e sostenibile, in grado di valorizzare i territori e aumentare la quota del PIL, sia per il manifatturiero sia per l’agricoltura. Attraverso il contratto di rete le imprese agroindustriali possono investire per esempio sulla qualità, sull’internazionalizzazione e sul marketing per affermare le eccellenze del Made in Italy alimentare nel mondo. Siamo al terzo anno di collaborazione tra RetImpresa Confindustria e Confagricoltura sul tema delle reti d’impresa, ciò ha portato ad una virtuosa sinergia, come testimonia l’accordo di oggi tra le nostre territoriali. Un importante segnale sulla necessità di fare squadra a tutti i livelli, per migliorare il Sistema Italia e contribuire allo sviluppo economico nazionale”.
“Le reti d’impresa, attraverso il ricorso al contratto di rete – commenta Ezio Veggia, vice presidente di Confagricoltura nazionale con delega alle reti d’impresa – rappresentano uno strumento di aggregazione nuovo, che integra due concetti ugualmente importanti: la collaborazione su programmi condivisi e il mantenimento dell’autonomia imprenditoriale. Ci si mette insieme per raggiungere obiettivi comuni, per crescere sul piano dimensionale, nel segno di accentuare economie di scala, senza per questo rinunciare a identità, specificità e autonomia. Dunque, tutti d’accordo sulla valenza fondamentale del contratto di rete d’ impresa per favorire i processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione, per migliorare ed accrescere l’integrazione della filiera agroindustriale in un sistema italiano di eccellenze Uno strumento nel quale Confagricoltura crede in modo particolare, e per questo ha dedicato alle reti di impresa uno dei suoi progetti strategici. Abbiamo lavorato molto per la formazione del personale, per la realizzazione dell’agronetwork, per l’avvio della comunità professionale. Oggi viene aggiunto un ulteriore tassello, che sarà un importante punto di partenza per la condivisione e la diffusione anche a livello regionale di un percorso di crescita imprenditoriale.”