L’agricoltura è l’unica attività economica che nel Mezzogiorno resiste alla crisi con una sostanziale stabilità sia del valore aggiunto (-0,3 per cento) che nel numero di occupati (-0,9 per cento) rispetto al crollo generalizzato. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’andamento economico ed occupazionale nel Mezzogiorno d’Italia nel 2013. Per l’agricoltura l’andamento occupazionale nel Mezzogiorno, con un calo di appena lo 0,3 per cento, è – sottolinea la Coldiretti – addirittura migliore di quello del centro nord dove si registra una riduzione del 2,4 per cento. Nonostante le difficoltà infrastrutturali e di mercato si evidenzia – continua la Coldiretti – l’importanza di investire nel primario in su un territorio che è in grado di esprimere primati gastronomici, alimentari ed ambientali. Nel Sud si concentrano circa i due terzi delle coltivazioni biologiche nazionali con quasi la metà delle imprese agricole nazionali, il 10% del territorio è coperto da parchi e aree protette. Un patrimonio che – conclude la Coldiretti – rappresenta una chance formidabile per generare nuovo sviluppo e opportunità occupazionale se viene dato valore al rapporto con il territorio, in un sistema integrato che coinvolge tutti i protagonisti, dall’agricoltura all’industria, dalla finanza al commercio fino al turismo, in stretta connessione con le risorse storiche, archeologiche, culturali ed ambientali di cui il Sud è ricchissimo.
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