Varate misure Campolibero. Martina: ‘Semplificazione per rendere aziende competitive’

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è disponibile, sul sito del Mipaaf, la Circolare applicativa con cui si illustrano gli aspetti operativi di alcune delle più significative misure recate dal Decreto “Campolibero”.

Sono già attive alcune misure, tra le quali:
–    Semplificazione nei controlli: alle imprese agricole controllate deve essere sempre notificato il verbale dell’ispezione amministrativa svolta, anche nei casi di accertata regolarità o di avvenuta regolarizzazione a seguito di diffida. L’obiettivo è semplificare e coordinare il sistema dei controlli ispettivi e assicurare un comportamento omogeneo nei confronti delle imprese agricole;
–    Diffida: è prevista la generale estensione, per tutte le violazioni alla normativa agroalimentare che prevedono la sola sanzione pecuniaria, dell’istituto della diffida, purché le predette violazioni siano di lieve entità e sanabili. In tali casi l’organo di controllo diffida il soggetto interessato ad adempiere alle prescrizioni violate entro un termine di venti giorni dalla data di ricezione dell’atto di diffida e ad elidere le conseguenze dannose o pericolose dell’illecito amministrativo;
–    Pagamento sanzione ridotta: è possibile pagare una sanzione entro 5 giorni dal ricevimento della contestazione, con una riduzione del 30 per cento, in analogia con quanto oggi già avviene per le violazioni del Codice della Strada;
–    Semplificazioni in materia vitivinicola: sono esplicitate le semplificazioni introdotte nella gestione delle cantine dall’articolo 2 di Campolibero, tra cui, l’eliminazione di divieti per la detenzione in cantina di sostanze non enologiche, l’eliminazione di adempimenti burocratici per produrre mosti o bevande spiritose o per i centri di raccolta delle uve.
“È importante sottolineare – ha spiegato il Ministro Martina – che la diffida riguarda tutte le norme agroalimentari e deve essere applicata da tutti i ‘controllori’. dalle amministrazioni statali (ICQRF, Corpo forestale dello Stato, Carabinieri) alle Regioni, ai Comuni, quindi anche ai Vigili urbani. Se pensiamo alle decine di migliaia di sanzioni annualmente irrogate agli operatori per irregolarità formali o di lieve entità, possiamo comprendere la portata positiva della norma. L’azione del Ministero – ha aggiunto Martina – è orientata verso una maggiore semplificazione burocratica, perché è soprattutto da lì che passa l’efficienza e la possibilità per le imprese di essere competitive. I nostri produttori e i nostri agricoltori devono essere messi in condizione di lavorare con serenità e le misure inserite in questo provvedimento va in quella direzione”.

GUIDI (CONFAGRICOLTURA) ALL’AUDIZIONE AL SENATO: “LA VISIONE DELL’AGRICOLTURA CHE HA #CAMPOLIBERO CI PIACE, MA RESTANO ONERI FISCALI INSOPPORTABILI E RISORSE INSUFFICIENTI” – “Il DL #campolibero, che indubbiamente si muove nell’ottica della modernizzazione dell’agricoltura italiana, giunge dopo il DL 66 e la stangata fiscale per il settore, oltre che le penalizzazioni per le rinnovabili. Nel provvedimento ora varato ci sono novità positive, come quelle  per il lavoro agricolo e le deduzioni Irap che favoriscono l’occupazione e l’accesso dei giovani in agricoltura, ma le risorse disponibili sono insufficienti”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo al Senato all’audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Industria sul disegno di legge n. 1541, concernente la conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91. Ad avviso del presidente di Confagricoltura il credito di imposta andrebbe previsto anche ai titolari del reddito agrario, così come i benefici per favorire l’occupazione andrebbero estesi anche alle imprese societarie. Preoccupa poi che norme penalizzanti, come quelle sul costo fiscale legato alla rivalutazione degli estimi catastali per i soggetti non professionali, rischino di ripercuotersi sugli affitti. “La visione dell’agricoltura che ha #campolibero ci piace, ma deve essere alla base di tutte le disposizioni per il settore; assistiamo invece ad approcci a corrente alternata – ha concluso Mario Guidi -. Se l’agricoltura serve al Paese, è volano dell’economia, favorisce la crescita, ci attendiamo che non venga penalizzata da oneri fiscali insopportabili; e che non sia esclusa da bonus per gli investimenti (ad esempio per l’acquisto di macchine agricole) che, in base alle disposizioni previste, sono applicabili da tutti, tranne che dagli agricoltori”.

Informazione pubblicitaria