Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi, presso la Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, l’audizione del Ministro Maurizio Martina sulle priorità per i settori dell’agricoltura e della pesca del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea.
Di seguito il testo integrale dell’intervento del Ministro:
“Colgo questa occasione per presentare il programma che abbiamo annunciato lunedì scorso, quando per la prima volta abbiamo presieduto il Consiglio del Ministri dell’Agricoltura a Bruxelles.
Abbiamo iniziato a lavorare su alcuni dossier fondamentali, su cui poi tornerò brevemente, e abbiamo profilato il piano che l’Italia intende perseguire nei prossimi sei mesi.
Innanzitutto abbiamo cercato di rappresentare anche ai colleghi Ministri dell’Agricoltura europei la necessità di una riflessione strategica sulla prospettiva dell’agricoltura europea da qui ai prossimi anni. Dobbiamo sicuramente presidiare i dossier di carattere tecnico molto importanti e cruciali che abbiamo da gestire nei prossimi mesi, ma questo non può esimerci da una valutazione di carattere più ampio rispetto allo sviluppo dell’agricoltura europea, soprattutto dopo la nuova Pac 2014-2020. Capire quindi quali scenari competitivi, quale modello l’Europa voglia costruire rispetto ai grandi attori globali che stanno emergendo con tutta la loro forza e efficacia.
Qui i richiami al grande tema della nuova economia europea, della green economy, della blu economy, dell’occupazione, dell’innovazione delle imprese che si possono sostenere. Abbiamo bisogno di disegnare una cornice strategica di medio-lungo periodo.
Di conseguenza è necessario lavorare nella connessione tra il semestre di Presidenza e l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà da maggio 2015. A questo proposito, il ponte ideale che abbiamo costruito è quello del Consiglio dei Ministri informale che ospiteremo a Milano dal 28 al 30 settembre dove la discussione sarà tutta incentrata proprio sul titolo di Expo, “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”. Ci confronteremo sulle prospettive politiche per la sicurezza alimentare, sul ruolo dell’Europa su questo grande tema globale.
Abbiamo cercato di sviluppare anche un’agenda abbastanza precisa di dossier che intendiamo gestire in questi mesi. In primo luogo certamente forte attenzione sarà data agli atti delegati della riforma Pac, sui pagamenti diretti, sull’organizzazione comune di mercato e su tutta la fase applicativa. Qui il riferimento, in primo luogo, va allo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti, che per noi riveste carattere prioritario ed essenziale.
Ci poniamo l’obiettivo di costruire anche con i colleghi Ministri dell’Agricoltura un confronto sull’allineamento al Trattato di Lisbona, un altro capitolo strategico che dobbiamo presidiare così come ovviamente ci poniamo l’obiettivo di completare l’iter di adozione della proposta di regolamento sulle azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei Paesi terzi.
Abbiamo da gestire la proposta di regolamento sulla produzione e l’etichettatura dei prodotti biologici. Su questo abbiamo già lavorato perché nel nostro primo Consiglio del 14 luglio abbiamo avviato la discussione con i colleghi, in particolare ponendo dei quesiti che hanno portato a una positiva discussione: quali regole per la produzione biologica, quali sistemi di controllo e anche in questo caso allineamento al Trattato di Lisbona.
Altro capitolo che abbiamo posto al centro dell’agenda è la revisione dei regimi di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte negli istituti scolastici. Proseguiremo con l’esame della proposta che c’è stata fatta e contiamo di definirla nei prossimi mesi.
Abbiamo cercato di far emergere in tutta la sua importanza il tema cruciale del lavoro come punto centrale di coordinamento di tutte le attività e di tutte le iniziative che il semestre deve cercare di sviluppare anche in campo agricolo. In particolare, come sapete, abbiamo cercato di impostare una discussione sugli strumenti legati al ricambio generazionale in campo agricolo. Dobbiamo provare a capire quali nuovi interventi, quali nuove interazioni possiamo utilizzare tra misure europee e nazionali. Si è già aperta una discussione non indifferente tra due visioni oggettivamente non proprio collimanti tra chi chiede ai governi nazionali di elaborare strategie di interventi dentro i propri confini per provare a rispondere a queste esigenze e chi – io mi schiero tra questi – immagina che non ci possa essere un salto di qualità, anche su questo fronte, se non si fa un’operazione nuova di interazione tra le misure nazionali e nuove misure in ambito europeo. Non c’è alcun dubbio che su questo la Pac ha aperto alcuni scenari sulla carta potenzialmente interessanti, ma a mio giudizio abbiamo bisogno di costruire anche altri strumenti. Su questo si è aperta la discussione e noi vorremmo andare avanti e vorremmo porla nei cinque Consigli che abbiamo calendarizzato per provare a fare un salto di qualità proprio su questo punto.
Altro ambito strategico sul quale voglio richiamare la vostra attenzione, la necessità che anche il fronte agricolo europeo contribuisca all’aggiornamento delle prospettive della Strategia 2020. Su questo l’ambizione, che abbiamo condiviso anche con il Commissario Cioloş è di fare in modo che in particolare il Consiglio agricolo discuta nell’ambito della revisione della Strategia 2020 soprattutto su due fronti: innovazione in campo agricolo e occupazione in campo agricolo.
Altro focus centrale è la delicata questione del confronto che si deve in qualche modo rafforzare in ambito europeo sui grandi internazionali. Parlo in particolare dei negoziati di libero scambio con gli Stati Uniti d’America.
Abbiamo alzato l’attenzione su due punti fondamentali. Il primo sul fronte della tutela e del rafforzamento dei meccanismi di tutela delle indicazioni geografiche. Su questo non c’è alcun dubbio che ci siano visioni diverse in particolare tra Europa e Stati Uniti. Ė un fronte delicatissimo per noi. Il secondo punto che abbiamo posto al centro dell’attenzione in questo grande capitolo è ovviamente la lotta alla contraffazione e quindi, dal punto di vista italiano, tutto ciò che ha a che vedere con quello che noi chiamiamo Italian sounding.
Particolare attenzione anche nei prossimi mesi al pacchetto legislativo sulla salute animale, sulla salute delle piante, le sementi, i controlli ufficiali in particolare in campo zootecnico. Sulla pesca contiamo di monitorare attivamente l’avvio della nuova Politica comune della pesca in particolare l’entrata in vigore del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Vogliamo impostare uno sviluppo sostenibile del settore che tenga in considerazione tutti gli aspetti su questi fronti (ambientale, economico e sociale). Sul Mediterraneo, al di là della Presidenza, abbiamo un ruolo strategico da esercitare e vogliamo provare a giocarcelo.
Andrà sottolineata la strategicità del settore dell’acquacoltura. Qui si tratta davvero di provare a costruire nei prossimi mesi un’operazione che metta a fuoco il potenziale che l’acquacoltura può determinare per noi in particolare se si lavora su determinati fronti. Contiamo di costruire una iniziativa di alto livello sull’acquacoltura mediterranea insieme alla Commissione della Fao e ovviamente non vorremmo dimenticare di monitorare bene tutta la fase degli accordi sulle opportunità di pesca 2015 nelle acque interne e internazionali. Ovviamente tutto ciò deve essere coerente con gli obiettivi della nuova Politica comune della pesca, quindi con il tema sostenibilità, tenendo in considerazione i dati disponibili e le valutazioni del mondo scientifico, regionalizzazione, crescita.
Aggiungo a questo che seguiamo con grandissima attenzione il dossier Ogm.
Abbiamo iniziato anche a presidiare alcuni dei più importanti dossier che hanno impatto sulla vicenda agricola italiana. Mi riferisco all’importazione del riso a dazi zero dai Paesi asiatici. L’Italia per prima, nella primavera 2013, iniziò a porre la questione. Servono risposte in tempi rapidi. La filiera è in grandissima difficoltà, non solo in Italia.
Ci aspettiamo nei prossimi giorni una risposta dalla Commissione sul caso specifico che abbiamo avanzato, primi in Europa, anche sul tema pesche e nettarine.
Sulla vicenda ICANN ribadisco che la stiamo seguendo. Anche qui rivendico il fatto che siamo gli unici ad aver posto la questione in ambito comunitario mettendo all’ordine del giorno del primo Consiglio che abbiamo presieduto il punto da discutere con i colleghi. Abbiamo provocato un’attenzione positiva da parte del Commissario Ciolos. La Commissione si è mossa, sta cercando il dialogo in qualche modo con ICANN.
Chiudo dicendovi che accompagnamo i Consigli dei Ministri formali, che si svolgeranno a Bruxelles, con alcune grandi iniziative che si svolgeranno in Italia. Oltre al Consiglio informale di fine settembre, ospiteremo il 10 e 11 settembre a Bari il Congresso europeo dell’Agricoltura Biologica. Sempre a Bari ci sarà un evento di alto livello sull’acquacoltura a dicembre. A Genova organizzeremo l’evento sulla pesca del tonno e a Palermo, il 27 e 28 novembre, la grande iniziativa agricola euro-mediterranea.
Tutto questo perché siamo assolutamente convinti che l’Italia debba tornare ad essere un soggetto forte nell’area del Mediterraneo”.