"Le misure annunciate nel Comitato di Gestione di oggi a Bruxelles vanno nella direzione giusta per contrastare la crisi provocata dall’embargo russo sui prodotti agroalimentari europei. La Commissione europea ha accolto le richieste dell’Italia di intervenire anche a favore dei formaggi, con l’annuncio di adottare nei prossimi giorni un atto delegato ad hoc per lo stoccaggio privato di alcune tipologie, e di inserire le susine nella lista dei prodotti ortofrutticoli oggetto del sostegno. Molto positiva anche la modifica in maniera sensibile delle disposizioni contenute nel regolamento delegato sulle pesche e nettarine, per allinearle a quelle oggi adottate e migliorarne così l’efficacia”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, ha commentato l’annuncio da parte della Commissione europea dell’adozione di misure urgenti per diversi settore agroalimentari a seguito del Comitato di gestione OCM unica svoltosi oggi.
Prodotti – “Per quanto riguarda in particolare le misure relative ai formaggi – ha proseguito il Ministro – lavoreremo in questi giorni affinché le misure rispondano al meglio alle esigenze dei nostri produttori, in particolare per quanto riguarda il livello degli aiuti”. Per il settore del burro e del latte in polvere, la Commissione presenterà il 2 settembre un atto di esecuzione per aprire lo stoccaggio privato. Per il settore dei formaggi esportati in Russia, la Commissione presenterà a breve in un gruppo esperti un atto di delegato per aprire lo stoccaggio privato di determinate tipologie di formaggi. Il budget dedicato a questi interventi sarà definito insieme agli atti. Sempre relativamente agli effetti dell’embargo russo, per la frutta fresca e deperibile sono stati stanziati al momento 125 milioni di euro e l’intervento straordinario, che ha validità retroattiva, prevede un sostegno supplementare temporaneo per le operazioni di ritiro dal mercato, mancata raccolta e raccolta verde, effettuate dai produttori nel periodo compreso tra il 18 agosto ed il 30 novembre 2014, relativamente a 14 prodotti e prevede l’accesso a tali misure anche ai produttori non aderenti alle organizzazioni di produttori. Il sostegno unionale previsto per le operazioni di ritiro dal mercato a finalità distribuzione gratuita è pari al 100% dell’importo definito dal regolamento per i diversi prodotti sia per i soci che i non soci di organizzazioni di produttori e contempla anche le spese di cernita, imballaggio e di trasporto. Per i soli associati, viene incrementato dal 50 al 75%, il livello del supporto UE per le operazioni di mancata raccolta, raccolta verde e ritiro con destinazione diversa dalla distribuzione gratuita, mentre resta invariato al 50% per gli altri produttori.
Il regolamento in questione consente anche di derogare a taluni vincoli e condizioni di programmazione della spesa previsti nei programmi operativi delle organizzazioni di produttori (tetto massimo di un terzo per le misure di prevenzione e gestione delle crisi ed aumento del fondo di esercizio per una quota superiore al 25%) permettendo, altresì, di superare i massimali di aiuto comunitario. Infine con riferimento agli emendamenti al regolamento delegato (UE) n.913/2014, per il settore delle pesche e nettarine, si evidenzia la possibilità per i produttori ad accedere al sostegno supplementare per tutte le diverse destinazioni contemplate per i ritiri dal mercato ed un innalzamento dell’aiuto unionale dal dal 50 al 75% per ritiri diversi dalla distribuzione gratuita effettuati da produttori soci di organizzazioni di produttori e dal 50 al 100% per ritiri con destinazione beneficienza realizzati da produttori non soci di predette organizzazioni. Infine, il regolamento oltre che aver già elevato dal 5 al 10% del volume complessivo commercializzato dalla organizzazione di produttori, la percentuale massima di prodotto che può essere inviata alla distribuzione gratuita, incrementa dal 5 al 10% la percentuale massima del volume commercializzato di pesche e nettarine da una data organizzazione,
Soddisfazione, da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano, per le decisioni annunciate oggi dalla Commissione Ue, che ha esteso ai formaggi a pasta dura e a lunga stagionatura, tra i quali anche il “re” dei formaggi, le misure già adottate per i prodotti freschi e volte a tamponare i danni per i produttori agricoli dovuti all’embargo della Federazione Russa verso le esportazioni di prodotti agroalimentari europei come ritorsione per le sanzioni adottate nella crisi con l’Ucraina. In particolare, a giorni scatteranno specifiche misure per attivare l’ammasso privato del Parmigiano Reggiano. “Esprimiamo apprezzamento – afferma Giuseppe Alai, presidente del Consorzio – per il provvedimento adottato dalla Commissione, la cui adozione si lega alla particolare attenzione e all’impegno del ministro Martina in sede Europea”. “Questa apertura – prosegue Alai – è la risposta che attendevamo rispetto alle sollecitazioni espresse dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal sistema rappresentativo dei formaggi Dop italiani”. “Nel merito – aggiunge Alai – queste misure consentiranno di sostenere i produttori in una fase critica di mercato, nell’ambito della quale l’embargo russo chiude uno dei canali commerciali che si sono rivelati tra i più interessanti in questi ultimi anni in termini di crescita”. “L’auspicio, ora – conclude Alai – è che vengano superate al più presto le situazioni che hanno portato alle sanzioni e all’embargo, ripristinando in tal modo il regolare scambio di prodotti come si conviene all’interno un sistema di mercati aperti”.