Confagricoltura e la Camera di Commercio Italiana dell’Ontario (“Italian Chamber of Commerce of Ontario – ICCO”) insieme, in un’alleanza strategica di sistema per promuovere e sviluppare il mercato enogastronomico “made in Italy” di qualità nel nord America, a partire dalla città di Toronto (ON, Canada). L’iniziativa è stata avviata a Roma con la firma di un protocollo di intesa alla presenza del direttore generale di Confagricoltura, Luigi Mastrobuono, del segretario generale della ICCO, Corrado Paina, del vicepresidente di Confagricoltura, Giandomenico Consalvo e del delegato e partner associato della Camera di Commercio italo-canadese, Roberto Mastronardi, con l’obiettivo di aggregare imprenditori italiani e canadesi nell’ambito di un progetto di qualificazione del food&beverage “made in Italy” – fortemente innovativo del settore vitivinicolo e agroalimentare – con la realizzazione a Toronto di un primo avamposto del gusto italiano di qualità, contenitore di un grande emporio, di vari ristoranti e di un’area didattico-multimediale con tanto di studio televisivo per gli show cooking più amati dal pubblico televisivo sia italiano che nord americano.
L’iniziativa ha principalmente due obiettivi: venire incontro alla massiccia domanda da parte del mercato canadese di prodotti italiani di qualità e sviluppare un vero e proprio tutoraggio verso gli imprenditori italiani nella conquista di nuove opportunità commerciali in nord America. In questo modo si sottrarranno quote sempre maggiori di mercato al fenomeno dell’italian sounding, ossia a quei prodotti che richiamano i nomi dei prodotti italiani (“parmesan”, “mozzarylla”, “st.marzan”, ecc.), ma che provengono da ogni angolo del mondo, con evidenti conseguenze sul piano della sicurezza alimentare, del gusto e della genuinità. L’alleanza Camera di Commercio Italiana in Canada e Confagricoltura costituisce inoltre un importante volano per la riqualificazione del marchio Italia oltreoceano, intervenendo anche sullo sviluppo dei percorsi turistici, che fanno dell’enogastronomia uno degli elementi di richiamo più significativi per i cittadini stranieri, contribuendo così a sostenere l’incremento costante delle esportazioni del comparto agroalimentare italiano verso il Canada. “Il Canada, e in particolare la regione dell’Ontario – ha detto il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono – grazie anche alla presenza di oltre un milione e mezzo di cittadini di origine italiana, è un Paese innamorato dell’Italia ed estremamente attento alla qualità della vita. Con questa intesa poniamo le basi per favorire una presenza di imprese e di idee del savoir faire agricolo ed agroalimentare italiano a tavola in un’area tra le più dinamiche ed interessanti del panorama del mercato globale“. “Si cerca di contrastare, talvolta solo a parole, il fenomeno dell’italian sounding, – ha aggiunto il vicepresidente di Confagricoltura Giandomenico Consalvo – dell’evocazione cioè, mediante marchi e immagini fuorvianti, dell’origine italiana di quei prodotti agroalimentari che non hanno invece nulla a che vedere con i prodotti autentici del nostro Paese. La realizzazione di un flagship store dove poter degustare, acquistare e imparare a preparare piatti italiani abbinati a un buon vino sarà il vero traguardo per offrire una meta sicura e di qualità per far apprezzare, conoscere e ricordare il vero gusto italiano”. “Con questa iniziativa attiviamo un’operazione concreta. Non è un caso – ha evidenziato Corrado Paina, segretario generale della Camera di Commercio – che questo percorso con Confagricoltura, da sempre in prima linea nella difesa delle tipicità italiane, veda la luce alla vigilia dell’appuntamento come l’Expo 2015”.“Un approccio strategico alle dinamiche internazionali dei mercati e della concorrenza è l’unica strada da seguire per difendere la qualità dei prodotti delle nostre terre e delle nostre cantine – ha sottolineato il promotore dell’iniziativa, Roberto Mastronardi –. Ci piace immaginare che acero e grano, i due simboli del Canada e di Confagricoltura, ma anche della Repubblica Italiana, possano camminare di qui in avanti uniti a tutto vantaggio della qualità e del gusto e dello sviluppo di nuovi scambi culturali ed economici”.