Per capire una tipologia di vino per di più declinata in un territorio eterogeneo come quello del Morellino di Scansano (1500 ha vitati), ci vorrebbe una vita ed invece noi, delegazione ONAV di Siena, ci siamo concessi la sola lunga ed intensa giornata di un piovoso agosto (FOTOGALLERY). Non e’ stato nemmeno facile decidere quale azienda visitare delle oltre cento produttrici ed imbottigliatrici. Nella vita tuttavia ci sono scelte più difficili, per cui abbiamo optato per visitare una cantina emergente, pensata e gestita dalla famiglia Terenzi. Il loro legame con questa terra e’ profondo, forse più di chi vi e’ nato e non ha scelto di abitarvi, come e’ peraltro successo ai molti viticoltori “forestieri” che nelle ultime decadi hanno investito in Maremma.
La Famiglia Terenzi – Balbino Terenzi, il figlio maggiore, da qualche anno alle redini dell’azienda assieme al fratello Federico e la sorella Francesca Romana, con il suo approccio sincero e cordiale ci ha fatto sentire subito a casa e ci ha dedicato l’intera giornata rispondendo a tutte le nostre curiosità di pedanti Assaggiatori con pazienza e simpatia, dimostrandoci che l’ospite viene al primo posto. Ci siamo intrattenuti davanti alla splendida vista delle vigne che abbracciano l’azienda in compagnia di “Balbino”, il Vermentino 2013 (rating 90/100). Dopo aver assaggiato anche il Viognier “Montedonico” 2013 (rating 89/100), emerge una mano attenta ai bianchi, quella dell’enologo Caviola, ad esaltarne il frutto e mantenerne intatta la freschezza, accanto ad una particolare morbidezza data dall’affinamento sur lies. Dopo aver provato il Morellino d’annata accompagnato da un formaggio strepitoso del caseificio Il Fiorino, produttore locale, l’impostazione stilistica dei vini anche rossi si comincia a delineare. Pulizia estrema e fragranza del frutto seguendo il fil rouge dell’eleganza, connotano il Sangiovese di questa parte della collina di Scansano, a 350 mt slm, croccante e vivo per acidità con una stoffa da grande Sangiovese.
Voliamo al TOP – Con un sublime filetto al Morellino arriva il top, il “Madrechiesa” il signor cru da vigne vecchie, Sangiovese in purezza. Come tutti i cru che si rispettino le tre annate 2009, 2010 e 2011 marcano le loro differenze climatiche. Un 2009 asciutto, elegante con note terziarie di evoluzione gia’ abbastanza marcate (rating 89/100), cede il passo al 2010 sicuramente il piu’ equilibrato (rating 92/100), che promette anni e anni di miglioramenti e piacevoli evoluzioni in bottiglia. Il 2011, in anteprima, ha molta materia e maturità unita a profondità che sicuramente faranno parlare di se’ negli anni a venire (rating 90/100). Una graditissima sorpresa, il loro passito da Petit Manseng (rating 92/100), che riesce a stupire con un naso polposo e fresco di frutta esotica e una dolcezza mai invasiva perfettamente equilibrata da un’acidità consistente.
Una splendida panoramica seduti comodamente e ospiti del Consorzio del Morellino – Il tempo corre senza accorgercene ma e’ ora di andare al Consorzio del Morellino, ospiti del direttore Giacomo Pondini, per continuare la conoscenza della tipologia Morellino. La tipologia Selezione, potendo fare dai 4 ai 12 mesi di affinamento, si colloca in una posizione intermedia tra il Morellino d’annata, che esce a Marzo successivo alla vendemmia, e la tipologia Riserva, in uscita necessariamente dopo due anni dalla vendemmia e con almeno 12 mesi di legno.
Dalla collina di Scansano – Incominciamo dalla collina di Scansano in cui la tendenza di molti produttori e’ senz’altro esaltare il Sangiovese in purezza nei vini a denominazione. L’azienda Provveditore, condotta dalla famiglia Bargagli, sulla collina di Scansano ci propone lo schietto e autentico “Irio” 2012, solo acciaio (Sangiovese 100%, rating 86/100). La collina di fronte a Terenzi ospita l’azienda Roccapesta che ci propone la sua Selezione 2010 (Sangiovese e ciliegiolo, rating 88/100) classicamente elegante e molto rispettosa del Sangiovese.
Da Magliano in Toscana un produttore storico – La storica Fattoria Mantellassi di Magliano, ci propone la Selezione “San Giuseppe” 2013 con sei mesi di affinamento in legno (Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Canaiolo Nero) (rating 87/100). Ancora giovane, mostra una notevole intensità.
Le grandi famiglie del vino Toscane fanno Morellino – La roccaforte in Maremma della Famiglia Colombini, Fattoria dei Barbi, chiamato il Vivaio dei Barbi a Scansano, ci propone la loro unica etichetta, il Morellino 2012 (Sangiovese e Merlot) che e’ caratterizzato da potenza e intensità scorrendo nel solco della tradizione (rating 85/100). Dall’insediamento maremmano della famiglia Frescobaldi la Tenuta dell’ Ammiraglia a Magliano, assaggiamo il “Pietraregia” 2010 Riserva (Sangiovese 85%, Ciliegiolo 10% e Syrah). Avvolgenza e precisione dall’appeal internazionale e moderno (rating 90/100). A Montiano l’azienda di Simone Castelli, figlio del famoso enologo, Podere 414 presenta la Sua Selezione 2011 (Sangiovese e altri) dal taglio moderno, molta materia, intenso con qualche nota di legno ancora non ben integrata (rating 89/100).
La vista arriva fino al mare – Vicino al mare nei dintorni di Grosseto, l’azienda Moris Farms presenta il suo Morellino d’annata 2012 (Sangiovese, Cabernet e Syrah) che colpisce per la sua intensa modernità e l’ottima gestione del frutto tanto da corrispondere alle aspettative sul Morellino d’annata (rating 89/100). Piacevole scoperta vicino al Parco dell’Uccellina, l’Azienda storica Santa Lucia di Lorenzo Scotto, che con il suo “A Luciano” 2013 (Sangiovese e Alicante, rating 87/100) si incornicia tra le interpretazioni piu’ tradizionali del Morellino come vino di facile beva assolutamente ben fatto e mai banale.
Tirando le somme – Alla fine di questa prima puntata abbiamo cominciato a capire che la Maremma del Morellino mostra un livello qualitativo generale medio/alto, in cui le surmaturazioni non sono un problema, e in cui la tipologia d’annata mantiene una sua impronta stilistica di bevibilità e fragranza di frutto. La tipologia Selezione resta una scelta delle singole aziende e per ora non e’ normata dal disciplinare di produzione. Apprezzabile e’ il lavoro di molte aziende sul Sangiovese in purezza che comincia a delinearsi con un certo carattere soprattuto sulle colline di Scansano.
Salute!
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