"Stamani ho avuto una buona notizia, mi hanno detto che c’è un vero e proprio boom di iscrizioni di giovani sia alla facoltà di Agraria che agli istituti tecnici dove si studia agricoltura. Io ho un sogno, che una nuova generazione di giovani possa tagliare questo traguardo e il lavoro della terra. Per troppo tempo i giovani sono andati verso la ""City, e si è pensato che per produrre ricchezza bastasse premere un bottone o spostare danaro da un paese all’altro. Ora c’è un’inversione di tendenza". Con queste parole il presidente della Regione Toscana ha inaugurato stamani la quarta edizione di Expo Rurale alle Cascine di Firenze. "Noi – ha continuato Rossi- abbiamo il dovere morale ancor prima che giuridico di creare le condizioni per garantire ai giovani il lavoro. Abbiamo dato un contributo con il progetto Giovanisì, con i bandi per i giovani, con la creazione della "Banca della Terra", ora arriveranno i soldi del Programma di Sviluppo Rurale. Ma dobbiamo fare ancora di più."
Rossi ha poi toccato la questione del Pit, il piano di indirizzo territoriale. "So che ci sono polemiche – ha detto – ma incontrandoci troveremo le soluzioni. Ben vengano se ci sono proposte di modifica, ma non rifaremo il Pit – ha precisato – dobbiamo coniugare paesaggio, lavoro e ambiente." Rossi ha invitato poi ad "abbassare i toni". "Non vogliamo danneggiare nessuno – ha ribadito – ma preparare il futuro di tanti giovani. Né – ha concluso – vogliamo tornare alla mezzadria. Conosco l’agricoltura anche per esperienza personale, so quanto è cambiata, aggiornando le sue modalità produttive. Ma se la Toscana difende il suo bellissimo paesaggio, facendo sì che resti Toscana e non diventi qualcos’altro, difende anche l’agricoltura"